Ci sono trasformazioni urbane alle quali prendiamo parte come spettatori, ma che modificano in maniera significativa il modo in cui percepiamo uno spazio. I ponteggi sui monumenti, sugli edifici, entrano in risonanza con l’ambiente della città, turbando una situazione di quiete apparente. Non ci sono molte occasioni per mutare l’estetica di un centro storico, di cambiare radicalmente la facciata di un palazzo antico. Il ponteggio cambia la forma dell’edifico, modifica temporaneamente il contesto, e lo porta in una dimensione metafisica, dove dietro il telo può celarsi paradossalmente un nuovo oggetto, una nuova architettura.
Il restauro è un evento eccezionale, ma eccezionale è anche l’arte site-specific di Christo e Jeanne-Claude, per certi versi molto simile ai ponteggi sugli edifici, basti pensare a Wrapped Reichstag destinato a scomparire dopo poco. Camminando nelle vie di Firenze, dove la maggior parte delle foto sono state scattate, ci si imbatte in un grande numero di edifici sottoposti a restauro. I ponteggi possono mutare il volto della storia per breve tempo, fornendoci una prospettiva totalmente nuova sulle cose.
Studente della Scuola di Architettura dell’Università di Firenze, Edoardo Fanteria è uno dei finalisti del concorso internazionale di fotografia “Next Landmark Milan 2015”. Collabora con il Laboratorio Fotografico del Dipartimento di Architettura dell’Università di Firenze nello studio della nuova estetica della città contemporanea.