Chinese Fun, presentato all’interno di una mostra alla Fondazione Volume! di Roma, si arricchisce di un ulteriore contrasto grazie alla presenza del video che offre una visuale sulla realtà quotidiana della metropoli: immagini, suoni e geometrie generate da un flusso continuo di migliaia di persone.
Volume! si modella per la prima volta per accogliere un progetto fotografico, attraverso dialoghi architettonici e giochi di luce trasforma le immagini in epifanie, da scoprire in un percorso che si snoda attraverso le sue stanze.
La mostra è accompagnata da un libro fotografico edito da Hatje Cantz.
Stefano Cerio vive e lavora tra Roma e Parigi. Inizia la carriera di fotografo a 18 anni, collaborando con il settimanale L’Espresso. Dal 2001 il suo interesse si sposta progressivamente verso la fotografia di ricerca e il video. I suoi lavori si indirizzano intorno al tema della rappresentazione, esplorando quella terra di confine tra la visione, il racconto del reale e l’orizzonte di attesa dello spettatore, la messa in scena di una possibile realtà se non vera almeno verosimile. In questo senso, progetti come Sintetico Italiano, Souvenir, Aquapark, Night Ski, Chinese Fun sono tappe di un percorso artistico coerente che trova proprio nel concetto di ricordo, nel luogo “altro” come catalizzatore di desideri presenti e memorie future, nell’idea di vacanza e di svago, quella sospensione del quotidiano che l’autore studia e racconta in immagini. Le sue opere fanno parte di molte collezioni pubbliche e private.
23 settembre – 21 ottobre 2015
Stefano Cerio. Chinese Fun
Fondazione VOLUME!
via San Francesco di Sales 86/88