Sono storia e costume di una certa Italia che ha determinato le scelte e la crescita di un territorio.
Il lavoro propone alcuni spunti per una riflessione critica sul cambiamento sociale italiano nel quale anche i gusti e le abitudini legate allo svago manifestano i loro cicli vitali.
Sono luoghi nei quali l’effimero ha dialogato con le maglie più svariate della società – dall’operaio, all’imprenditore, al medio borghese –, senza ghettizzazioni, anzi portando intere regioni e provincie (dall’Emilia Romagna, al nord delle Marche, alla Toscana, la Liguria e al Veneto) a socializzare; fino a rendere questi luoghi luccicanti sacrari di un’estetica e di una crescita sociale nella quale il rito del ballo ha scandito la rottura del ritmo lavorativo settimanale.
![Gian Luca Perrone, Balere Gian Luca Perrone, Balere](/content/dam/domusweb/it/portfolio/2014/07/01/balere/Balere-Diana-Dancing-San-Martino-FE.jpg.foto.rmedium.jpg)
La lettura dell’architettura di interni delle balere di Gian Luca Perrone è contraddistinta da una neutralità apparente, dall’assenza dell’uomo e da una totalità della visione di proporzioni epiche. Questi spazi, che includono le sale da ballo, suggeriscono un immaginario fatto da un preciso pensiero e da una progressiva presentazione e narrazione dello svago che si scopre nel come siano ripartiti i tavoli, i divani, dove viene collocata l’orchestra, le luci, la pista da ballo.
Le fotografie di questo progetto sono state realizzate su lastra diapositiva con banco ottico e sono in mostra fino al 10 settembre alla galleria Gallerati di Roma con la curatela di Camilla Boemio.
![](/content/dam/domusweb/it/portfolio/2014/07/01/balere/gallery/Balere-jb-Bottegone-PT.jpg.foto.rmedium.png)
![](/etc/designs/domusweb20/assets/images/icon-camera.png)
Gian Luca Perrone (1971) dopo un lungo periodo di lavoro con fotografie di piccolo formato approccia al medio e poi al grande formato; ha dedicato anni al foro stenopeico. I suoi lavori sono stati esposti in diverse mostre in Italia.