Priti Baiks

Al centro della mirabile serie di ritratti del fotografo panamense vi sono gli innumerevoli modi di espressione personale, che ciascun proprietario ha applicato alla propria bicicletta.

Priti Baiks di José Castrellón è una serie di ritratti di uomini che, dedicando una buona quantità delle loro magre risorse per decorare e accessoriare le loro umili biciclette, parte integrante della propria identità, mostrano tonnellate di ingegno creativo.

Castrellón è un viaggiatore appassionato, che ha cercato i soggetti delle sue fotografie per le strade e vicoli di paesi e città in tutta Panama. Ogni incontro è l'occasione per iniziare una conversazione che può portare a un ritratto del fiero ciclista. Questi ritratti potrebbero essere letti come un segno dell'idiosincrasia del macho latinoamericano. Alcuni uomini venerano le loro auto (o, in questo caso, le loro bici) e sembrano preoccuparsi più di questi oggetti che delle loro famiglie. Potrebbe essere un modo di sublimare le miriadi di frustrazioni economiche e sociali. Questa lettura può essere valida, ma non convince del tutto. Al centro di questa mirabile serie di fotografie vi sono gli innumerevoli modi di espressione presenti nelle biciclette (...).

Il termine "priti baiks" è una parodia evidente di "belle bici". Tuttavia prity – termine diffuso tra i giovani panamensi di città – non significa soltanto "bella". Qualcosa è prity quando possiede una grazia geniale e sorprendente. E, senza dubbio, queste bici sono priti. La loro funzionalità estrema (sono i soli mezzi di trasporto dei loro proprietari e, anche di solito, il loro principale mezzo di sopravvivenza) sta a dimostrare quanto l'estetizzazione del quotidiano sia per molti di vitale importanza. Adrienne Samos

 

Nato a Panama nel 1980, José Castrellón documenta il periodo in cui vive e, in particolare, i cambiamenti sociali causati dal consumismo galoppante e dall'urbanizzazione. Ha esposto in America Latina, Stati Uniti e in Europa e, nel 2009, ha ricevuto il Premio IILA-FotoGrafia assegnato dall'Istituto Italo-Latino Americano di Roma. Vive e lavora a Panama. La mostra "Priti Baiks", a cura di Claudi Carreras, sarà inaugurata il 17 settembre presso il Musée du Quai Branly, all'interno della quarta edizione, la Photoquai photography biennial che, per due mesi, presenterà le opere inedite di 40 fotografi non europei. Quest'anno, tutte le immagini selezionate hanno un riferimento alla figura umana: paesaggi, oggetti, moda o architettura appaiono in forma di elementi che accompagnano l'essere umano.

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