Dagli spazi dell’ex fabbrica di panettoni Cova, a Nolo, all’Ex Macello a Calvairate, passando per l’ospedale militare di Baggio e per Varedo con Villa Bagatti Valsecchi e Villa Borsani, Alcova fin dalla sua nascita nel 2018 si distingue per la scelta di location inedite e suggestive, capaci di parlare al nostro inconscio, rianimando luoghi ormai dimenticati. La scelta di edifici esterni ai confini cittadini dell’anno scorso, tuttavia, si poneva come una chiara sfida, che è stata ampiamente vinta.
Così, per l’edizione 2025, alle due perle semi sconosciute dell’architettura residenziale si aggiungeranno altre due nuove location, sempre a Varedo: le affascinanti Serre Pasino, che in passato ospitavano una delle più grandi coltivazioni di orchidee d’Europa; e l’ex stabilimento Snia, il colosso della produzione di fibre sintetiche, notevole esempio di razionalismo italiano, costruito a metà degli anni venti e chiuso definitivamente nel 2003 e che ha poi subito le prime demolizioni l’anno scorso. Non a caso, lo stabilimento vero e proprio – come affermava il suo autore, l’architetto Giuseppe De Min – era stato chiamato “la serra”, e tale ambiva a sembrare.