Domus 1076 è in edicola, un numero dedicato alla percezione

Il magazine di febbraio, a cura del Guest Editor Steven Holl, si concentra sul potere percettivo dell’architettura. Sfoglia la gallery per scoprire i contenuti della rivista.

Editoriale/ Questioni di percezione L’architettura e il sito dovrebbero avere un legame esperienziale, un legame metafisico, un legame poetico.

Testo Steven Holl. Foto Whitney Museum of American Art / Licensed by Scala, by SIAE 2023

Saggio/ L’architettura nel suo campo relazionale L’egemonia della visione ha portato a sottovalutare il ruolo e il significato delle altre percezioni, soprattutto di quella aptica, anche in architettura. Il mondo e l’esperienza del mondo si creano nel momento in cui vi entriamo.

Testo Juhani Pallasmaa. Foto © Ola Kolehmainen

Di luce e ombra/ Materia e percezione dell’oscurità Analizzando la tensione tra luce e ombra nelle opere di Aldo Rossi, Giorgio de Chirico, Giorgio Morandi e Mario Sironi, il mondo dell’idea, luminoso e astratto, si confonde con quello della materia, oscuro e greve

Testo Diana Carta. Foto © Stefano Baldini / Bridgeman mages. © Giorgio de Chirico, by SIAE 2023  

Di luce e ombra/ Marina Tabassum Architects – Bait Ur Rouf Mosque, Faidabad, Uttara, Dhaka, Bangladesh L’edificio consiste di tre volumi, uno dentro l’altro, che creano un gioco di luci negli interni e permettono all’aula di preghiera di orientarsi verso La Mecca.

Testo Marina Tabassum Architects. Foto © Aga Khan Trust for Culture / Rajesh Vora  

Del colore/ Sottocorrenti cromatiche La forza vitale di architettura e pittura è fondamentalmente intrecciata. La pittura come strumento per esplorare il colore e la forma, mentre si studiano la luce e la gravità, è al centro di un corso di progettazione al Rensselaer Polytechnic Institute.

Testo Anthony Titus. Foto Steven Holl Architects  

Del colore/ Il colore come evento evolutivo “Ho sempre cercato di fare del colore un’esperienza di vita, capace di produrre un impatto emotivo che andasse oltre l’atto del semplice dipingere”.

Testo Carlos Cruz-Diez. Foto Dimitra Tsachrelia  

Del colore/ Il metodo Le Corbusier In questa intervista, José Oubrerie, fra gli ultimi collaboratori viventi del maestro, racconta della vita nello studio di Rue de Sèvres 35 e del padiglione per Heidi Weber a Zurigo.

Testo Steven Holl e José Oubrerie. Foto © ZHdK, 2019, Zurich

Acqua: una lente fenomenale/ Generare paesaggi sonori Gli interventi di Eduardo Chillida in Spagna e di Nikola Bašić in Croazia mostrano le potenzialità dell’acqua come elemento progettuale visivo e, soprattutto, sonoro.

Testo Steven Holl. Foto Damir Fabijanic  

Acqua: una lente fenomenale/ Studio Zhu Pei – OCT Art Center, Zibo, Shandong, Cina L’architettura del centro è rustica e sinuosa, fatta di murature di pietra e da una copertura flessuosa di calcestruzzo che si riflettono sull’acqua.

Testo Studio Zhu Pei. Foto © Xia Zhi  

Acqua: una lente fenomenale/ Luce e colore liquidi Da Frank Lloyd Wright a Carlo Scarpa, da Roberto Burle Marx ad Andrej Tarkovskij e Dimitris Papaioannou, l’acqua è stata usata come materia di progetto, in dialogo con la luce. Le sue qualità intrinseche e simboliche hanno dato maggiore profondità alle opere.

Testo Dimitra Tsachrelia. Foto © Guido Guidi  

Fusione percettiva/ Takashi Suo + Style-A – Yashima Mountaintop Park, Takamatsu, Kagawa, Giappone Situata sulla sommità del monte Yashima, in un’area protetta con un forte valore storico e religioso, la struttura è stata pensata in dialogo con il contesto naturale e culturale.

Testo Steven Holl. Foto Iwan Baan  

Fusione percettiva/ Torkwase Dyson – Pensare in parallelo per ampliare la conoscenza Conversazione sui confini fusi e confusi tra l’architettura, l’arte e il design: discipline che, secondo l’artista statunitense, vanno esplose, estruse, sfumate, astratte.

Testo Steven Holl. Foto Pace Gallery  

Proporzione, scala e percezione/ La scala come esperienza del mondo Con la diffusione della modellazione digitale, oggi più che mai la scala di proporzione resta un elemento fondamentale: dal macro al micro, è la chiave della nostra conoscenza dello spazio architettonico.

Testo Steven Holl. Foto Steven F. Shundich

Rubriche/ Recensioni – Architettura al livello del pensiero

Testo Marisa Espe e Steven Holl

Rubriche/ Gatto Nero – Guardando il sapore di un pesce chimera

Testo Steven Holl. Disegno Steven Holl  

Rubriche/ Poesia – Río Chamita

Testo Arthur Sze. Foto im Nighswander/Imaging4Art © 2023 The Josef and Anni Albers Foundation/ Artists Rights Society (ARS), New York/SIAE, Rome  

Rubriche/ Cover Story – Questioni di percezione Cézanne non cerca di suggerire con il colore le sensazioni tattili che darebbero la forma e la profondità. Nella percezione, primordiale, tali distinzioni fra il tatto e la vista sono ignote. È la scienza del corpo umano che ci insegna poi a distinguere i nostri sensi.

Testo Steven Holl. Foto © Christie's Images, London/Scala, Firenze by SIAE 2023

Diario/ Viaggio in Italia – Paliano, manifesto perduto di una nuova modernità La cura assoluta del parco di Bomarzo contrapposta allo stato di abbandono del sistema di equilibri di cemento armato immaginato da Fuksas a Paliano.

Testo Walter Mariotti. Foto Valentina Petrucci

Diario/ Intervista – Sostenibilità, sinergia ed eccellenza: un DNA che guarda al futuro Il general manager di UniFor ripercorre l’anno appena trascorso: un anno straordinario e atipico in cui sta emergendo un nuovo modello di ufficio, all’insegna dell’interazione e dell’appartenenza.

Testo Walter Mariotti. Foto Delfino Sisto Legnani e Alessandro Saletta  

Diario/ Interni – Produrre il futuro con la materia del passato Il progetto di Linearama e Valter Scelsi per gli spazi collettivi di Das Minsk comprende due banconi pensati come edifici in miniatura e rivestiti di ceramica locale.

Testo Giulia Riccci. Foto Francesca Iovene

Diario/ Materiali – Neri&Hu: catturare lo spirito del tessuto sociale locale La trasformazione di un vecchio edificio industriale di Pechino è stato affidato a Neri&Hu, che tra ristrutturazione delle preesistenze e nuove aggiunte ha dato forma a un’architettura dagli interni emozionali.

Testo Loredana Mascheroni. Foto Zhu Runzi  

Diario/ Ecoumanesimo – Autoprogettazione 4.0, da Enzo Mari a Constantin Boym Boym si è ispirato ad Autoprogettazione del 1974 di Enzo Mari e alla sua visione di design democratico, accessibile e replicabile da tutti.

Testo Loredana Mascheroni  

Copertina di Domus 1076 Paul Cézanne, The Montagne Sainte-Victoire with a Large Pine, circa 1887

Courtesy Courtauld Institute Galleries, London. DeAgostini Picture Library / Scala, Firenze

Il numero di febbraio di Domus si concentra su una visione più ampia della vita sulla Terra. Holl, nel suo Editoriale, spiega come l’opera architettonica abbia la capacità di riportarci ai fondamenti dell’esistenza. “L’architettura e il sito dovrebbero avere un legame esperienziale, un legame metafisico, un legame poetico” scrive l’architetto. “Se consideriamo l’ordine come percezione esterna e i fenomeni come percezione interna, allora in una costruzione fisica, la percezione esterna e quella interna sono intrecciate”.

Segue nei Saggi Juhani Pallasmaa, secondo il quale l’egemonia della visione ha portato a sottovalutare il ruolo e il significato delle altre percezioni, soprattutto di quella aptica, anche in architettura: il mondo e l’esperienza del mondo si creano nel momento in cui vi entriamo.

Diana Carta si concentra per la tematica Di luce e ombra sulle opere di Aldo Rossi, Giorgio de Chirico, Giorgio Morandi e Mario Sironi, dove il mondo dell’idea, luminoso e astratto, si confonde con quello della materia, oscuro e greve. Segue quindi il progetto di una moschea firmato Marina Tabassum Architects a Dhaka, che crea gioco di luci negli interni, permettendo all’aula di preghiera di orientarsi verso La Mecca.  

La rassegna di sensazioni continua con Sul colore, per il quale Anthony Titus scrive della pittura come strumento per esplorare il colore e la forma, al centro di un corso di progettazione al Rensselaer Polytechnic Institute: “gli insegnamenti offerti dallo studio parallelo di pittura e architettura ampliano le aspettative degli studenti all’inizio del loro percorso sui limiti dell’architettura”. Continua Carlos Cruz-Diez trattando il colore come evento evolutivo: “ho sempre cercato di fare del colore un’esperienza di vita” scrive, “capace di produrre un impatto emotivo che andasse oltre l’atto del semplice dipingere”. Steven Holl intervista José Oubrerie, fra gli ultimi collaboratori viventi di Le Corbusier, racconta della vita nello studio di Rue de Sèvres 35 e del padiglione per Heidi Weber a Zurigo.

Continuiamo con Acqua: una lente fenomenale, dove il Guest editor scrive degli interventi di Eduardo Chillida in Spagna e di Nikola Bašić in Croazia che mostrano le potenzialità dell’acqua come elemento progettuale visivo e, soprattutto, sonoro. Segue l’OCT Art Center Zibo di Studio Zhu Pei, un’architettura rustica e sinuosa, fatta di murature di pietra e da una copertura flessuosa di calcestruzzo che si riflettono sull’acqua. Continua la sezione Dimitra Tsachrelia, la quale racconta come da Frank Lloyd Wright a Carlo Scarpa, da Roberto Burle Marx ad Andrej Tarkovskij e Dimitris Papaioannou, l’acqua sia stata usata come materia di progetto, in dialogo con la luce.

Copertina di Domus 1076

Nella sezione Fusione percettiva Steve Pulimood racconta l’artista Carol Bove, scrivendo di come forma e materiale si fondono con intelligenza nelle sculture dell’artista americana, riflettendo la fluidità del nostro tempo. Steven Holl intervista Takashi Suo per il Yashima Mountaintop Park. Situata sulla sommità del monte Yashima, in un’area protetta con un forte valore storico e religioso, la struttura è stata pensata in dialogo con il contesto naturale e culturale. Continua una conversazione con Torkwase Dyson, un dialogo sui confini fusi e confusi tra l’architettura, l’arte e il design: discipline che, secondo l’artista statunitense, vanno esplose, estruse, sfumate, astratte. Infine per Proporzione scala e percezione, il Guest editor scrive dell’elemento della scala come esperienza del mondo. Con la diffusione della modellazione digitale, oggi più che mai la scala di proporzione resta un elemento fondamentale: dal macro al micro, è la chiave della nostra conoscenza dello spazio architettonico.

In chiusura il Guest Editor racconta la copertina del numero, dove il dipinto Monte Sainte-Victoire con grande pino di Paul Cézanne è stato scelto come spunto di riflessione sull’atto di guardare, vedere e pensare, da applicare sia quando ci si trova di fronte a un paesaggio lontano.

Il Diario di questo mese, pagine dedicate all’attualità, è aperto dalla sezione Viaggo in Italia, dove il Direttore Editoriale Walter Mariotti affronta un viaggio lungo la penisola che durerà tutto l’anno. Indagheremo un tema strategico per l’intero Paese: la fragilità del suo territorio. A seguire Giulia Ricci racconta il progetto di Linearama e Valter Scelsi per gli spazi collettivi di Das Minsk comprende due banconi pensati come edifici in miniatura e rivestiti di ceramica locale. Per Aziende, Emanuele Benedini, amministratore delegato di Agape, racconta l’azienda di famiglia, che nel 2023 festeggia 50 anni di vita. Per Punti di Vista Martino Stierli e Sofie De Caigny parlano del cambiamento di significato che, soprattutto dopo la pandemia, coinvolge lo spazio pubblico delle grandi città, e delle differenze tra Europa e Stati Uniti.

Editoriale/ Questioni di percezione Testo Steven Holl. Foto Whitney Museum of American Art / Licensed by Scala, by SIAE 2023

L’architettura e il sito dovrebbero avere un legame esperienziale, un legame metafisico, un legame poetico.

Saggio/ L’architettura nel suo campo relazionale Testo Juhani Pallasmaa. Foto © Ola Kolehmainen

L’egemonia della visione ha portato a sottovalutare il ruolo e il significato delle altre percezioni, soprattutto di quella aptica, anche in architettura. Il mondo e l’esperienza del mondo si creano nel momento in cui vi entriamo.

Di luce e ombra/ Materia e percezione dell’oscurità Testo Diana Carta. Foto © Stefano Baldini / Bridgeman mages. © Giorgio de Chirico, by SIAE 2023  

Analizzando la tensione tra luce e ombra nelle opere di Aldo Rossi, Giorgio de Chirico, Giorgio Morandi e Mario Sironi, il mondo dell’idea, luminoso e astratto, si confonde con quello della materia, oscuro e greve

Di luce e ombra/ Marina Tabassum Architects – Bait Ur Rouf Mosque, Faidabad, Uttara, Dhaka, Bangladesh Testo Marina Tabassum Architects. Foto © Aga Khan Trust for Culture / Rajesh Vora  

L’edificio consiste di tre volumi, uno dentro l’altro, che creano un gioco di luci negli interni e permettono all’aula di preghiera di orientarsi verso La Mecca.

Del colore/ Sottocorrenti cromatiche Testo Anthony Titus. Foto Steven Holl Architects  

La forza vitale di architettura e pittura è fondamentalmente intrecciata. La pittura come strumento per esplorare il colore e la forma, mentre si studiano la luce e la gravità, è al centro di un corso di progettazione al Rensselaer Polytechnic Institute.

Del colore/ Il colore come evento evolutivo Testo Carlos Cruz-Diez. Foto Dimitra Tsachrelia  

“Ho sempre cercato di fare del colore un’esperienza di vita, capace di produrre un impatto emotivo che andasse oltre l’atto del semplice dipingere”.

Del colore/ Il metodo Le Corbusier Testo Steven Holl e José Oubrerie. Foto © ZHdK, 2019, Zurich

In questa intervista, José Oubrerie, fra gli ultimi collaboratori viventi del maestro, racconta della vita nello studio di Rue de Sèvres 35 e del padiglione per Heidi Weber a Zurigo.

Acqua: una lente fenomenale/ Generare paesaggi sonori Testo Steven Holl. Foto Damir Fabijanic  

Gli interventi di Eduardo Chillida in Spagna e di Nikola Bašić in Croazia mostrano le potenzialità dell’acqua come elemento progettuale visivo e, soprattutto, sonoro.

Acqua: una lente fenomenale/ Studio Zhu Pei – OCT Art Center, Zibo, Shandong, Cina Testo Studio Zhu Pei. Foto © Xia Zhi  

L’architettura del centro è rustica e sinuosa, fatta di murature di pietra e da una copertura flessuosa di calcestruzzo che si riflettono sull’acqua.

Acqua: una lente fenomenale/ Luce e colore liquidi Testo Dimitra Tsachrelia. Foto © Guido Guidi  

Da Frank Lloyd Wright a Carlo Scarpa, da Roberto Burle Marx ad Andrej Tarkovskij e Dimitris Papaioannou, l’acqua è stata usata come materia di progetto, in dialogo con la luce. Le sue qualità intrinseche e simboliche hanno dato maggiore profondità alle opere.

Fusione percettiva/ Takashi Suo + Style-A – Yashima Mountaintop Park, Takamatsu, Kagawa, Giappone Testo Steven Holl. Foto Iwan Baan  

Situata sulla sommità del monte Yashima, in un’area protetta con un forte valore storico e religioso, la struttura è stata pensata in dialogo con il contesto naturale e culturale.

Fusione percettiva/ Torkwase Dyson – Pensare in parallelo per ampliare la conoscenza Testo Steven Holl. Foto Pace Gallery  

Conversazione sui confini fusi e confusi tra l’architettura, l’arte e il design: discipline che, secondo l’artista statunitense, vanno esplose, estruse, sfumate, astratte.

Proporzione, scala e percezione/ La scala come esperienza del mondo Testo Steven Holl. Foto Steven F. Shundich

Con la diffusione della modellazione digitale, oggi più che mai la scala di proporzione resta un elemento fondamentale: dal macro al micro, è la chiave della nostra conoscenza dello spazio architettonico.

Rubriche/ Recensioni – Architettura al livello del pensiero Testo Marisa Espe e Steven Holl

Rubriche/ Gatto Nero – Guardando il sapore di un pesce chimera Testo Steven Holl. Disegno Steven Holl  

Rubriche/ Poesia – Río Chamita Testo Arthur Sze. Foto im Nighswander/Imaging4Art © 2023 The Josef and Anni Albers Foundation/ Artists Rights Society (ARS), New York/SIAE, Rome  

Rubriche/ Cover Story – Questioni di percezione Testo Steven Holl. Foto © Christie's Images, London/Scala, Firenze by SIAE 2023

Cézanne non cerca di suggerire con il colore le sensazioni tattili che darebbero la forma e la profondità. Nella percezione, primordiale, tali distinzioni fra il tatto e la vista sono ignote. È la scienza del corpo umano che ci insegna poi a distinguere i nostri sensi.

Diario/ Viaggio in Italia – Paliano, manifesto perduto di una nuova modernità Testo Walter Mariotti. Foto Valentina Petrucci

La cura assoluta del parco di Bomarzo contrapposta allo stato di abbandono del sistema di equilibri di cemento armato immaginato da Fuksas a Paliano.

Diario/ Intervista – Sostenibilità, sinergia ed eccellenza: un DNA che guarda al futuro Testo Walter Mariotti. Foto Delfino Sisto Legnani e Alessandro Saletta  

Il general manager di UniFor ripercorre l’anno appena trascorso: un anno straordinario e atipico in cui sta emergendo un nuovo modello di ufficio, all’insegna dell’interazione e dell’appartenenza.

Diario/ Interni – Produrre il futuro con la materia del passato Testo Giulia Riccci. Foto Francesca Iovene

Il progetto di Linearama e Valter Scelsi per gli spazi collettivi di Das Minsk comprende due banconi pensati come edifici in miniatura e rivestiti di ceramica locale.

Diario/ Materiali – Neri&Hu: catturare lo spirito del tessuto sociale locale Testo Loredana Mascheroni. Foto Zhu Runzi  

La trasformazione di un vecchio edificio industriale di Pechino è stato affidato a Neri&Hu, che tra ristrutturazione delle preesistenze e nuove aggiunte ha dato forma a un’architettura dagli interni emozionali.

Diario/ Ecoumanesimo – Autoprogettazione 4.0, da Enzo Mari a Constantin Boym Testo Loredana Mascheroni  

Boym si è ispirato ad Autoprogettazione del 1974 di Enzo Mari e alla sua visione di design democratico, accessibile e replicabile da tutti.

Copertina di Domus 1076 Courtesy Courtauld Institute Galleries, London. DeAgostini Picture Library / Scala, Firenze

Paul Cézanne, The Montagne Sainte-Victoire with a Large Pine, circa 1887