Manifesta 12 | Palermo: “Giardino Planetario. Coltivare la Coesistenza”

Con un titolo preso in prestito dal botanico Gilles Clément, Manifesta ha annunciato i temi della dodicesima edizione, che si terrà a Palermo dal 16 giugno al 4 novembre 2018.

Manifesta 12, Orto Botanico di Palermo

“Palermo risulta cruciale per comprendere la cornice del nostro tempo”, racconta Hedwig Fijen per motivare la scelta del capoluogo siciliano per l’edizione 2018 di Manifesta, “occupa una posizione centrale nel Mediterraneo, tra nord e sud, e al centro dei recenti ‘invisibili’ confini tracciati dal fenomeno migratorio e rappresentati dall’Africa mediterranea orientale e dall’Europa.” Ecco perché, per portare avanti il proprio progetto di decodificazione dell’Europa, la biennale Europea itinerante – che Hedwig Fijen ha contribuito a fondare nel 1996 e di cui oggi è la direttrice – ha visto in Palermo la candidata ideale.

D’accordo anche Dario Franceschini che ricorda che “Palermo è stata nominata qualche mese fa capitale italiana della cultura, perché l’investimento fatto in cultura, turismo, riqualificazione degli spazi urbani e del centro storico sta cambiando il volto della città”. Del resto, questi investimenti così intelligenti in cultura e in arte contemporanea corrispondono alla direzione intrapresa da tre anni dal Ministero dei Beni Culturali con la creazione della Direzione Generale Arte e Architettura Contemporanee e Periferie Urbane.

A Manifesta 12, il linguaggio delle arti visive non sarà il solo ad affrontare l’urgenza delle sfide imposte dalla contemporaneità incarnate dal capoluogo siciliano, sarà invece la voce corale del team composto da Bregtje van der Haak, Andrés Jaque, Ippolito Pestellini Laparelli e Mirjam Varadinis. La dimensione multidisciplinare garantita dai curatori è la risposta che questa biennale propone per capire i processi che stanno dando forma al mondo di oggi e che sono spesso oltre il nostro controllo.

“Nella mia esperienza di documentarista e giornalista”, spiega Bregtje van der Haak, “tendo a non fare distinzioni disciplinari ma reagisco all’esigenza di raccontare le storie che devono essere raccontate, anche all’interno di confini sfocati.” Per l’architetto spagnolo Andrés Jaque, fondatore dell’Office for Political Innovation, “quello che è interessante è che Manifesta 12 sarà un dialogo da prospettive diverse”. I progetti che verranno sviluppati saranno l’output della composizione del team. E dalle specificità dei singoli curatori, ma soprattutto dai territori che sono comuni alle discipline di ognuno, nasceranno le cose più interessanti.

I Creative Mediator di Manifesta 12. Da sinistra: Mirjam Varadinis, Ippolito Pestellini Laparelli, Andrés Jaque e Bregtje van der Haak

Ippolito Pestellini, pioniere del team di curatori, ha realizzato il Palermo Atlas, uno studio preliminare incaricato dalla biennale allo studio OMA che è riduttivo definire una ricerca urbanistica. L’Atlas è infatti uno studio multidimensionale che si nutre di sociologia, di antropologia e dei molti incontri che sono stati fatti con artisti, botanici, agronomi, uno strumento che ha permesso di definire i luoghi e i temi di Manifesta a partire dalla città. “Abbiamo voluto essere rilevanti per Palermo”, sintetizza Ippolito a proposito dell’approccio del team. “Per la sua storia e la sua collocazione geografica, Palermo diventa per noi un laboratorio per testare forme alternative di urbanizzazione e modelli nuovi di partecipazione civile.”

La ricerca sviluppata attraverso l’Atlas presenta Palermo come snodo di una vasta geografia di movimenti (di persone, capitali, merci, dati, semi, germi) molti dei quali spesso invisibili, intoccabili e fuori dal nostro controllo. Una delle visualizzazioni più chiare di questo concept è l’immagine che mostra una parte dell’Orto Botanico di Palermo in cui sono state innestate piante provenienti da altri climi, come effetto del cambiamento climatico. In questo senso, il titolo della mostra, preso in prestito dal botanico Gilles Clément che nel 1997 ha scritto Il giardino planetario, è assolutamente adatto per identificare un luogo che rappresenta alcune delle sfide più cruciali che, non soltanto la regione mediterranea, ma che anche l’Europa si trova ad affrontare e a cui Manifesta 12 proverà a rispondere in maniera critica, artistica, teatrale e scientifica a Palermo dal 16 giugno al 4 novembre 2018.

Evento:
Manifesta 12
Date di apertura:
16 giugno – 4 novembre 2018
Uffici e programma pre-biennale Aspettando Manifesta 12:
Teatro Garibaldi
Indirizzo:
via Teatro Garibaldi 46/56, Palermo

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