Save | Change the City

La mostra al CIVA di Bruxelles presenta una panoramica delle attività dell’Archives d’Architecture Moderne e del Sint-Lukasarchief, in opposizionone alla “Bruxellizzazione”.

La mostra “Save | Change the City” presenta una panoramica delle attività dell’Archives d’Architecture Moderne e del Sint-Lukasarchief, in opposizionone alla “Bruxellizzazione”, ed esplora le alternative che le due città proposero negli anni Cinquanta e Sessanta per ottenere una città vivibile e rispettosa del suo patrimonio, dei suoi cittadini, della sua architettura. La loro arma principale è stata la creazione di un archivio. È stato realizzato un catalogo delle ricerche fatte e del patrimonio architettonico della città – per esempio sull’importanza dell'opera di Victor Horta – sono state create gallerie e organizzate mostre: nessuno sforzo è stato risparmiato nel tentativo di contrastare la mancanza di visione da parte degli immobiliaristi e delle autorità in relazione alla pianificazione della città.

<b>In apertura:</b> Victor Bourgeois, Nouveau Bruxelles, masterplan, 1930. Coll. AAM/Fondation CIVA Stichting. <b>Qui sopra:</b> “Save | Change the City”, veduta della mostra, CIVA, Bruxelles, 2017
“Save | Change the City”, veduta della mostra, CIVA, Bruxelles, 2017
Julien Schillemans, De Wereldstadt, progetto utopico per una città comunista di 35.000 abitanti, 1928-31. Coll. AAM/Fondation CIVA Stichting
Henry Lacoste con Lucien De Vestel, Royal Museum of Natural History, progetto di ristrutturazione e di estensione, prospettiva generale, Bruxelles, 1930. Coll. AAM / CIVA Stichting Foundation
Avenue Louise Mencee, demolizione di un edificio d'angolo, 1978. Architetto Henri Maquet, 1873. Coll. Fondation CIVA - Sint-Lukasarchief
Jean-Pierre Hoa, Philippe Lefebvre-Brandes, Elie Levy, Caroline Mierop e Anne Van Loo, Rinnovamento della caserma Petit Château, 1976

  La mostra espone un campione dei tesori contenuti negli Archives d’Architecture Moderne e Sint-Lukasarchief: centinaia di piani originali, proposte alternative per quartieri, strade ed edifici, poster di protesta, modelli architettonici, manifesti... Inoltre si ci può immergere nello spirito di quei tempi: sono riprodotti documentari e reportage dagli anni Sessanta e Settanta, creati per dare voce alla popolazione locale. I visitatori, giovani e vecchi, possono vedere la Bruxelles del passato e l’impatto che queste visioni hanno avuto sulla vita dei suoi abitanti. Si mostrano frammenti di città che è stato possibile salvare e le tante altre città immaginate.

Poster della nona scuola urbana organizzata dall'ARAU, nel marzo del 1978


fino al 24 settembre 2017
Save | Change the city
a cura di Jos Vandenbreeden, Yaron Pesztat, e Maurice Culot
CIVA
Kluisstraat 55, Bruxelles