L’intervento si concentra sul recupero di un vecchio essiccatoio di una conceria per realizzare un centro culturale con un programma molto aperto.
Catalizador Belvís
A Santiago de Compostela il muro di pietra di un vecchio essiccatoio diventa il punto di partenza del centro culturale contemporaneo progettato da Arrokabe Arquitectos.
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- 24 marzo 2016
- Santiago de Compostela
Le pareti in muratura originali erano protette da una copertura provvisoria. La facciata in muratura a sud, completamente cieca, era parzialmente demolita e quella a nord era chiusa. Al confine occidentale del lotto il muro perimetrale era andato distrutto, mentre i grandi fori nella facciata nord erano stati murati e il terreno adiacente modificato.
La proposta di Arrokabe Arquitectos recupera il volume della copertura originale basandosi sulle tracce della marcatura delle lastre di pietra. Non si arriva a ricostruire l’intero volume, sottolineando così il carattere aperto e non finito del parco. Per determinare le altezze dei piani sono stati studiati gli accessi originali, ripercorrendo la struttura del pavimento. La topografia originaria sul lato nord è stata parzialmente recuperata per facilitare l’accessibilità e la vivibilità dell’edificio. Il progetto appoggia alle pareti in muratura un volume ligneo a cui si può accedere da una piattaforma che è anche un belvedere sul parco. Questa disposizione consente una permeabilità che stabilisce una relazione diretta tra l’edificio e l’esterno e suggerisce diverse possibilità di utilizzo.
Catalizador Cultural Belvís, Santiago de Compostela, Spagna
Tipologia: centro culturale
Architetti: Arrokabe Arquitectos
Committente: Ayuntamiento de Santiago de Compostela
Collaboratori: INOUS enxeñería global
Impresa: CPS Obras e Infraestructuras del Atlántico SL
Responsabili di progetto: Francisco Fernández Novas, Bernardo Diéguez Morán
Area: 279 mq
Completamento: 2015