Inebriata dalla promessa di libertà dell’automobile, la società moderna è diventata auto-dipendente, con gravi effetti collaterali.
Futurama Redux
[r+d] post-carbon Vienna riunisce 20 designer per capire come la mobilità urbana post-carbonio può favorire la sostenibilità, la resilienza e la sicurezza, migliorando la qualità della vita.
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- 30 settembre 2015
- Vienna
Ma cosa succederebbe se le macchine scomparissero del tutto dalle aree urbane? Questa domanda è venuta alla ribalta nella pianificazione urbana e politica insieme agli effetti del cambiamento climatico, all’esaurimento delle risorse, e all’urbanizzazione sempre più intensa. L’età automobilistica si sta avvicinando al suo crepuscolo, ma cosa viene dopo le auto e il petrolio? Come farà un rapporto mutevole con l’energia a ridefinire gli spazi urbani e gli stili di vita? [r+d] post-carbon Vienna ha riunito un team di 20 designer per riflettere su queste domande.
Il nome della mostra si riferisce alla mostra della General Motors “Futurama” presentata all’Esposizione universale del 1939, la prima a tracciare una visione d’insieme di un futuro riprogettato per i veicoli a motore. Tali visioni utopiche del passato, basate sulla mobilità, sono sia fonti di ispirazione che avvertimenti, da cui imparare come unire i politici, l’industria e il pubblico pur senza prendere in considerazione l’insostenibilità a lungo termine delle soluzioni allora proposte.
Per [r+d] post-carbon Vienna, urbanisti, pianificatori dei trasporti e scienziati, sociologi, scienziati del clima, specialisti di energia e altri sono stati consultati per incorporare le loro competenze nella mostra, che si concentra su come un sistema di mobilità urbana post-carbonio potrebbe cambiare i nostri modi di muoverci, vivere e pensare.
I sistemi di mobilità svolgono un ruolo guida nel plasmare l’ambiente costruito e le impostazioni di base per molte pratiche sociali, e il design ha la capacità di influenzare l’opinione pubblica a favore o contro i potenziali cambiamenti di paradigma. Non è stato un caso che il futuro mondo del 1960 descritto da “Futurama” era il futuro che abbiamo costruito. La grande ironia è che l’attuazione del sistema automobilistico e il paradigma della crescita infinita illustrato da “Futurama” ci hanno resi sempre più insostenibili e insoddisfatti.
“Futurama Redux: Urban Mobility After Cars + Oil” si chiede come una transizione alla mobilità urbana post-carbonio potrebbe favorire la sostenibilità, la resilienza e la sicurezza, migliorando la qualità della vita. Che ruolo giocherà il design e cosa devono sapere gli urbanisti per rispondere efficacemente a queste sfide? Come possono essere comunicati i paradigmi di mobilità urbana della società post-carbonio in modo da ottenere il sostegno popolare necessario per renderli politicamente fattibili? E, in ultima analisi, il design e la ricerca come possono contribuire a rendere il domani migliore dell’oggi?
fino al 4 ottobre 2015
Future Urban Mobility
[r+d] post-carbon Vienna
Futurama Redux: Urban Mobility After Cars + Oil
a cura di Joshua Grigsby e Florian Lorenz (Smarter Than Car)
Vienna Design Week 2015
Festivalzentrale Objekt 42
Absberggasse 27, Wien