Volevamo creare un connubio tra la forma tradizionale e l’incarnazione di quest’ultima sulla base delle ultime innovazioni tecnologiche. Il terreno irregolare, a forma di elle, circondato dalle strutture degli altri Paesi, ci ha limitato, suggerendoci però di puntare sulla facciata principale. Un altro freno importante era rappresentato dall’altezza imposta al progetto, che non poteva superare i 12 metri, 17 in un solo punto. Così, sfruttando interamente l’area di 3.260 metri quadri, abbiamo studiato un parallelepipedo proteso in avanti, che si distingue per una lunga tettoia che sovrasta la zona pedonale antistante l’ingresso principale. Tale tettoia, lunga quasi 30 metri, di forma convessa, dà a tutto il padiglione una silhouette ben riconoscibile all’interno del panorama dell’Expo 2015.
Rivestita interamente di acciaio inossidabile, di giorno protegge dal sole, mentre la sera riflette la luce dei lampioni. Si tratta di una grande attrazione, sotto la quale i visitatori possono anche scattarsi una foto come se fossero davanti a uno specchio.
Il legno è stato il nostro materiale di riconoscimento, ecologico e tradizionale. Il secondo piano è interamente costruito in legno, mentre le pareti del primo piano sono di vetro, trasparenti: un confine benevolo tra l’interno e l’esterno della struttura. Il padiglione è facile da montare, tutte le componenti di legno, vetro e metallo sono già pronte e si assemblano facilmente sopra un telaio.
Il legno è il materiale dominante anche dentro la struttura, nella sala reception, nei mobili, nelle rifiniture. Per noi il padiglione deve costituire non solo una fedele rappresentazione del nostro Paese, ma anche uno spazio dedicato alla socialità, interessante, in grado di attrarre visitatori.
Per questo, da un lato, la tettoia è allo stesso tempo una terrazza da cui le persone possono godersi il panorama di tutto l’Expo e rimirare l’interno del padiglione stesso. Dall’altro, la forma della struttura è integrata in modo armonico nell’esposizione nel suo complesso e ricorda, con la sua silhouette, il paesaggio russo, ricco di vallate irregolari, declivi e leggeri pendii. Questa edizione, come saprete, è dedicata alla sicurezza alimentare, tema molto serio connesso con il problema della disponibilità delle risorse. Abbiamo dunque creduto giusto studiare un padiglione minimalista, per il quale non servissero grossi investimenti, ma comunque elegante ed espressivo.
Nonostante la struttura sia apparentemente semplice, la tettoia-terrazza dà forma a una soluzione architettonica innovativa e interessante, così come innovative sono le soluzioni plastiche che ci ha regalato il legno, testimone di una tradizione architettonica russa secolare.” Sergej Tchoban
Padiglione Russo, Crescere per il mondo. Coltivare per il futuro, Expo Milano 2015
Architetti: Studio Speech (Sergej Tchoban, Alexey Ilyin e Marina Kuznetskaya)
Area: 3.200 mq
Completamento: 2015