Tra gli interventi urbani più recenti merita attenzione quello di Snøhetta, che ha collocato su un tetto accanto al nuovo polo gastronomico di Mathallen, due arnie esagonali realizzate per un apicultore della zona, trasformandole in uno strumento per sensibilizzare il quartiere sull’importanza della presenza delle api; e quello di Luzinterruptus, che ha presentato al Katowice Street Art Festival Laberinto de residuos plásticos, 26 metri di labirinto per mostrare la quantità di rifiuti plastici prodotta ogni giorno.
ecoLogicStudio prefigura la prima copertura bio-digitale al mondo a integrare le culture di micro-alghe e i protocolli di coltivazione digitale in tempo reale su un’architettura. La proposta fa parte del progetto Future Food District, a cura di Carlo Ratti Associati al crocevia centrale del sito di EXPO.
Anche i giovani designer si confrontano con i temi della sostenibilità proponendo soluzioni innovative come la MYX lamp di Jonas Edvard, lampada a sospensione realizzata con un tessuto derivato dai funghi, con cui il designer danese consente a un organismo naturale di prendere il controllo su un metodo di produzione industriale e il Pannello Bio-Fotovoltaico progettato degli studenti dell’Iaac di Barcellona, una batteria la cui energia che libera gli elettroni viene raccolta da batteri nel terreno.
Best of #Green:
– Vulkan Beehive
– Labirinto di rifiuti plastici
– PKMN: I Am Recycled
– Urban Algae Canopy
– Confini mutevoli
– Jonas Edvard: MYX lamp
– Pannello Bio-Fotovoltaico
– Dai frigoriferi all’arredo
– Tsuyoshi Hayashi: Kawara
– Progetto Bitrot
– Prospettiva vegetale
– Transplantation
– Mondo vegetale e politica