Il profilarsi dello scioglimento di una intricata vicenda ultraquarantennale, dall’acquisto di Palazzo Citterio alle tante questioni che lo hanno interessato, crea aspettative e genera attenzione per il grande interesse dell’operazione avviata.
Verso la Grande Brera
Gli spazi della Triennale di Milano ospitano gli elaborati dei progetti partecipanti alla gara europea per l’assegnazione dei lavori di rifunzionalizzazione e restauro di Palazzo Citterio.
View Article details
- 23 gennaio 2014
- Milano
Inoltre, il panorama dei concorsi di architettura in Italia ha visto raramente l’applicazione di questo strumento a interventi su edifici storici, dove alla ricerca di soluzioni innovative sul piano architettonico, museografico e tecnologico si deve affiancare un progetto conservativo.
Perciò la gara per palazzo Citterio presenta molteplici motivi di interesse. Il primo è la scelta della Direzione regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Lombardia di operare nel segno della qualità ed efficienza. Da qui nasce il ricorso a una gara di progettazione e realizzazione che consente di coniugare il confronto progettuale con le esigenze dell’operatività diretta (il rispetto del tetto di spesa, il controllo dei tempi, la cantierabilità).
Il secondo nasce dalla destinazione degli spazi alle collezioni del Novecento della Pinacoteca e ad altre importanti funzioni museali. Una destinazione prevista fin dall’origine ma che, in questa formulazione attuale, esalta finalmente il ruolo urbano dell’edificio e ne valorizzerà il legame con gli altri poli del sistema Grande Brera grazie alla auspicabile connessione fisica con l’Orto botanico che in prospettiva sarà possibile attraverso gli spazi verdi del giardino.
Il terzo infine discende dalle modalità della gara, dal confronto tra i progetti. A partire da un puntuale preliminare redatto da Alberto Artioli e Annamaria Terafina della Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici di Milano, che delimita con precisione quanto fare, si chiedeva ai concorrenti di ridare senso agli spazi, risignificare i volumi valorizzando l’impianto settecentesco, le decorazioni e gli stucchi dell’Ottocento, il cemento degli anni settanta, il non finito di Stirling. E anche di ripristinare il giardino, alludendo alle forme originarie e ai manufatti preesistenti.
Per darne conto, negli spazi messi a disposizione dalla Triennale di Milano, è stata organizzata una mostra degli elaborati concorrenti; la mostra sarà successivamente ospitata al MAXXI di Roma dal 6 al 30 marzo 2014.
Fino al 26 febbraio 2014
Verso la Grande Brera
Palazzo Citterio. Progetti in mostra
La Triennale di Milano
Viale Alemagna, 6 Milano