Martinuzzi per Venini

A Venezia, la mostra a cura di Marino Barovier propone i vetri che Napoleone Martinuzzi realizzò per Venini, caratterizzati da forme classiche e tecnologie innovative.

La mostra “Napoleone Martinuzzi. Venini 1925–1931” curata da Marino Barovier è il secondo appuntamento del ciclo espositivo dedicato alla storia della vetreria Venini e organizzato da Le Stanze del Vetro, progetto culturale pluriennale avviato dalla Fondazione Giorgio Cini e da Pentagram Stiftung per lo studio e la valorizzazione dell’arte vetraria del Novecento.
Napoleone-Martinuzzi-Venzia_01
"Napoleone Martinuzzi. Venini 1925–1931", Le Stanze del Vetro, Venezia

Come per la mostra “Carlo Scarpa. Venini 1932-1947” inaugurata a San Giorgio lo scorso agosto 2012 e dal prossimo novembre ospitata al Metropolitan Museum of Contemporary Art di New York (5 novembre 2013 – 2 marzo 2014), l’esposizione dedicata a Napoleone Martinuzzi è resa possibile grazie all’accurata ricerca documentaria, intrapresa da Marino Barovier, coadiuvato da un gruppo di studiosi, sulla storia della vetreria muranese e dei grandi progettisti che l’hanno resa celebre nel mondo. Lo studio e la verifica incrociata delle diverse fonti documentarie (foto, cataloghi, disegni di fornace) e il confronto di queste con gli oggetti reali, messi a disposizione da musei, istituzioni pubbliche e private, collezionisti italiani e stranieri, hanno consentito di realizzare una rassegna completa dei vetri progettati da Napoleone Martinuzzi tra il 1925 e il 1931, periodo in cui fu direttore artistico della Venini.
Nel periodo in cui Martinuzzi collaborò con Paolo Venini realizzò splendidi oggetti, ispirati alla classicità della forma ma innovativi per le tecniche vetrarie e l’utilizzo delle paste vitree.

 

Napoleone-Martinuzzi-Venini-02
"Napoleone Martinuzzi. Venini 1925–1931", Le Stanze del Vetro, Venezia

La mostra “Napoleone Martinuzzi. Venini 1925–1931” ripercorre cronologicamente tutta la sua produzione attraverso circa 200 opere, rappresentative di quanto di più significativo la vetreria realizzò grazie all’inventiva dello scultore muranese.

Molte di queste opere furono presentate alle Biennali di Venezia dal 1926 al 1930, e alle grandi manifestazioni di arti decorative, in particolare la Biennale e la Triennale di Monza. Il 1930 fu un anno importante nella storia della Venini: grazie all’ingegno di Martinuzzi, la produzione si distinse per la particolare ricchezza di opere proposte in occasione di queste grandi esposizioni. Furono presentati i classici vetri trasparenti, insieme a una collezione di vetri pulegosi dal sapore arcaico; i singolari acquari insieme ai coloratissimi vasi velati; le piante grasse insieme a un variopinto bestiario.

Napoleone-Martinuzzi-Vetro_03
"Napoleone Martinuzzi. Venini 1925–1931", Le Stanze del Vetro, Venezia

La creatività dello scultore muranese si distinse soprattutto nell’utilizzo del vetro pulegoso, un’inedita materia opaca dall’aspetto spugnoso, caratterizzata dall’inclusione di innumerevoli bollicine (“puleghe”) formate con l’aggiunta di bicarbonato di sodio o di petrolio nella massa vetrosa incandescente.

Inoltre, particolarmente interessanti furono, nella produzione per Venini, la serie di frutti che Martinuzzi progettò a partire dal 1926: splendidi oggetti, ispirati al mondo della natura ma liberamente interpretati dall’artista. Vanno inoltre menzionati il bestiario in vetro pulegoso, pasta vitrea, o vetro velato con applicazione di foglia d’oro e la serie di piante grasse ispirate ai temi della natura anch’esse in vetro pulegoso, generalmente verde, ma anche proposte in vetro nero con finiture in pasta vitrea rossa con iridazione superficiale. Interpretazione di un tema in voga alla fine degli anni Venti, esse furono eseguite anche su scala monumentale, per essere collocate in ambienti pubblici come sculture policrome in vetro. Infine, va ricordata la serie di acquari, vasi in vetro trasparente contenenti, al loro interno, piccole sculture in vetro opaco o in vetro trasparente, che furono proposte anche come basi per lampade.

Napoleone-Martinuzzi-Vetro_05
"Napoleone Martinuzzi. Venini 1925–1931", Le Stanze del Vetro, Venezia

L’esposizione dedica inoltre attenzione al legame che Martinuzzi ebbe con il poeta Gabriele D’Annunzio, il quale commissionò all’artista muranese non solo lavori scultorei ma anche diverse opere vetrarie, riproponendo una sala del Vittoriale, allestita dallo scenografo Pierluigi Pizzi, con alcuni degli esemplari più importanti che Martinuzzi disegnò per il poeta.

A conclusione del percorso espositivo nella sala proiezioni de Le Stanze del Vetro, sarà proiettato il documentario Napoleone Martinuzzi. Mio Comandante sulla vita dello scultore muranese e le varie fasi del suo coinvolgimento in grandi committenze, ripercorrendo, al contempo, il percorso e l’evoluzione delle arti plastiche italiane, per mostrare il Martinuzzi uomo e artista fortemente segnato dal proprio tempo.

Il film è stato prodotto da Pentagram Stiftung e realizzato dal regista Gian Luigi Calderone, già autore del film documentario Carlo Scarpa fuori dal paradiso (2012), realizzato per la precedente mostra Carlo Scarpa. Venini 1932-1947.

Napoleone-Martinuzzi-Vetro_06
"Napoleone Martinuzzi. Venini 1925–1931", Le Stanze del Vetro, Venezia

Fino al 1° dicembre 2013
Napoleone Martinuzzi. Venini 1925 – 1931
a cura di Marino Barovier
Le Stanze del Vetro
Fondazione Cini, Isola di San Giorgio Maggiore, Venezia

Ultime News

Altri articoli di Domus

Leggi tutto
China Germany India Mexico, Central America and Caribbean Sri Lanka Korea icon-camera close icon-comments icon-down-sm icon-download icon-facebook icon-heart icon-heart icon-next-sm icon-next icon-pinterest icon-play icon-plus icon-prev-sm icon-prev Search icon-twitter icon-views icon-instagram