Questo mese: Domus 991

Domus 991

Disegno tratto da uno schizzo di progetto di Antonio Citterio per i ponti di Expo 2015, Milano. © Antonio Citterio Patricia Viel and Partners

Editoriale: Appello ai maestri

È nostra profonda convinzione che oggi sia urgente costruire un nuovo patto generazionale: un patto affinché ogni generazione possa vivere con pienezza e dignità la propria vita; un patto affinché nessuno debba più indossare, da opportunista, i panni di qualcun altro per farla franca.
Il nostro non è certo un invito a perseguire un’utopia buonista, e neanche a rincorrere un’improbabile pacificazione qualunquistica, ma èsemplicemente un invito a cogliere una straordinaria opportunità che il nostro tempo ci offre...

Codice Italia

Il curatore del Padiglione Italia alla 56. Biennale d’Arte di Venezia racconta a Domus la sua mostra. Invita gli artisti a confrontarsi con la necessità di saldare il presente con il passato esponendo i propri lavori in stanze che nell’insieme costruiscono una piccola città.

Far amare l’architettura

Florian Beigel fondatore del laboratorio Architecture Research Unit, parte integrante della London Metropolitan University the CASS, recentemente insignito del RIBA Annie Spink Award, affiancato da un altrettanto ispirato Philip Christou, raccontano il loro approccio, quotidiano e appassionato, all’insegnamento.

Scuola di architettura di Aarhus, Danimarca

Fondata 50 anni fa in alternativa all’Accademia di Belle Arti di Copenaghen, la scuola di Architettura di Aarhus, seconda città della Danimarca, si è connotata per l’attenzione posta all’architettura come “arte del costruire”, unendo la ricerca scientifica con quella squisitamente progettuale.

Un punto di vista sul Salone 2015

Lasciati alle spalle i frenetici e densi giorni della Design Week milanese, abbiamo chiesto a Beppe Finessi di esprimere “a caldo” il suo personale punto di vista sull’intera kermesse. Ne viene fuori un agile e vivace manualetto d’uso che spazia dalle installazioni alle mostre fino alle nuove proposte, trovando visioni inedite, sorprese e riconferme.

Favilla. Ogni luce una voce

Nell’anno internazionale della luce, l’architetto milanese realizza per Euroluce 2015, una fantasmagorica installazione. Ricorrendo alla metafora spaziale del geode, trasforma il desiderio ancestrale dell’uomo di comprendere l’origine e il mistero della luce.

La Passeggiata

Una riflessione sull’evoluzione dell’ambiente dell’ufficio: il maestro del design racconta a Domus i motivi della grande installazione progettata per il Salone del Mobile di Milano, attraverso la quale ha tratteggiato le ultime trasformazioni di spazio, illuminazione e atmosfera dei luoghi di lavoro.

L’arte del comporre

La Philarmonie di Parigi dedica una grande mostra a Pierre Boulez in occasione del suo novantesimo compleanno: un omaggio a un artista della musica, che per tutta la sua vita ha trovato nella pittura, nella letteratura e nell’architettura i suoi principi creativi.

Palladio Virtuel

L’importante ricerca che il maestro americano porta avanti da tempo sul lavoro di Andrea Palladio troverà il suo esito nella pubblicazione del volume Palladio Virtuel nel prossimo inverno. Anticipiamo ai nostri lettori la magistrale prefazione del libro, in cui l’autore rivendica all’architetto una sua specifica maniera di leggere le architetture, diversa da quella dello storico o del critico, e risponde alle domande del “perché Palladio oggi, e perché questo particolare metodo di analisi”.

L’art Décoratif d’Aujourd’hui

Tra le tante iniziative per ricordare il cinquantenario della scomparsa del grande maestro svizzero, Quodlibet ripubblica in italiano il famoso volume L’Art Décoratif d’Aujourd’hui del 1925. Anticipiamo la prefazione che Le Corbusier scrive per l’edizione del 1959, dove con ironia e precisione racconta motivazioni e origine di questo libro.

Casa con campo da tennis Sofienlund, Tromøya

Se il mestiere dell’architetto si compie pienamente con la costruzione dei progetti da lui ideati, qual è allora il senso di quanto non viene realizzato? Questa la questione che fin dagli anni di studio appassiona Carl-Viggo Hølmebakk, in particolare oggi, con riferimento al lavoro che presentiamo.

Apicoltura in chiave urbana

Assecondando la propria natura di sperimentatore, attento a trovare ambiti nuovi in cui portare la cultura del progetto, Faccin ha costruito un alveare urbano grazie al quale riavvicinare le api alle persone. Dopo il SaloneSatellite, questa micro-architettura, realizzata da Riva1920, resterà nel giardino della Triennale di Milano per l’Expo 2015.

Torri residenziali Harumi, Tokyo

Nelle due torri che s’innalzano su un sito strategico della metropoli giapponese, vicino all’area del Villaggio dei futuri Giochi olimpici, il maestro americano coniuga la sua capacità di realizzare una convincente architettura residenziale con l’attenzione al progetto dello spazio pubblico urbano.

I ponti di Expo 2015

In una sequenza funzionale ponte-viadotto-ponte-galleria, lo studio milanese partecipa alla grande manifestazione internazionale, risolvendo formalmente il lato del sito di Expo che presenta la maggior complessità infrastrutturale. Temi come leggerezza, trasparenza, permeabilità e continuità diventano i principali elementi che il progetto mette in opera per dialogare con il territorio circostant.

Villa T, Kornet Chehouane, Libano

Sulle colline di Beirut, la villa unifamiliare realizzata dallo studio libanese non s’impone come un volume nel paesaggio, ma piuttosto come una promenade architecturale che si adagia sul declivio e tematizza il cambio di quota attraverso spazi in sequenza a differenti livelli.

Casa Flora, Città del Messico

Nella casa progettata per l’artista Danh Vo, i giovani architetti messicani trasformano l’interno di un edificio novecentesco, realizzando un inatteso patio capace di custodire domesticamente la collezione e le opere del proprietario.

Danh Vo


The Flos Gallery

Frutto dello straordinario e reiterato dialogo tra persone “ossessionate quanto appassionate del loro lavoro”, la galleria d’arte progettata da Ron Gilad per Piero Gandini a Euroluce lascia scivolare una dentro l’altra le sequenze narrative e le voci delle lampade Flos e dei singoli designer dentro un vero e proprio spazio architettonico.

80!Molteni

Raccontare la storia di un’azienda di mobili esponendo prototipi e pezzi storici all’interno degli spazi fortemente conformati della GAM – Galleria d’Arte Moderna di Milano – è stata la sfida raccolta dal designer inglese. Il progetto di “isole che galleggiano” nelle sale della Villa Reale permette questa intrusione, dove i dipinti e gli arredi si lasciano ammirare senza confusione alcuna. 

Trampelpfad

Per quello che definisce il suo “lavoro più fotografico di sempre”, l’artista tedesco si è lasciato guidare da un percorso insolito che l’ha portato fino allo studio SANAA di Tokyo, un luogo a lui ‘familiare’, dove la banale e specifica fisionomia di un foglio di carta si trasforma in energia progettuale.

Rassegna: Ufficio


Feedback: La Istanbul di Faruk Malhan


Elzeviro: “Merci, monsieur Le Corbusier”

Negli ultimi anni molte città del mondo hanno visto atterrare nel loro perimetro incredibili astronavi, firmate da grandi architetti. “Bellissime!”, hanno esclamato in tanti. Ma siamo certi che la categoria della bellezza sia la più idonea nel valutare una buona architettura?