Elias Redstone: Che significato ha la giovinezza in Powerless Structures, Fig. 101?
Michael Elmgreen: Non sono molti i monumenti pubblici che celebrano la giovinezza. Sono più o meno solo le persone anziane o di mezz'età quelle che secondo le autorità meritano di essere messe su un piedestallo. Non ci sono, per i bambini o in generale per i giovani, degli esempi di rappresentazione pubblica.
Perché hai deciso di celebrare l'infanzia e la giovinezza oggi?
Il ragazzo della statua ha un'età in cui non ha ancora molte preoccupazioni. Da adolescente credevo che tutto sarebbe diventato più grande e più rapido e che tutti saremmo stati meglio. In questo credeva la società in quel momento, ma la nostra società oggi è piena di timori. Tutti sono preoccupati dell'economia globale, del riscaldamento globale. Credo che tanta misantropia e tanto conservatorismo siano molto pericolosi per la società. È decisamente deprimente che la generazione attuale stia crescendo in un clima in cui non si crede al progresso e al miglioramento. È importante che ci si liberi da queste paure e che si speri di più nel futuro. È l'atteggiamento mentale, l'umore, che deve cambiare; e poi cambieranno anche le cose. La scultura esorta ad avere meno paura, a essere meno preoccupati. Il ragazzo è troppo piccolo per andare in guerra e combattere contro un nemico qualunque pur di meritarsi delle medaglie. Trafalgar Square celebra le vittorie in battaglia e le vittorie sul nemico, ma il nostro maggior nemico è la nostra stessa paura.

Molto spesso nelle sculture dei luoghi pubblici c'è una concezione molto classica della virilità: gli uomini sono uomini veri. Qui c'è un ragazzino ed è un po' femminile, magari anche un po' troppo. È fatto apposta. Non è il tipo che picchia i compagni di classe, ma ciò nonostante è una figura eroica.

Se si fa qualcosa in un museo ci si rivolge al grande pubblico del mondo dell'arte. A Trafalgar Square c'è una tale varietà di persone che la situazione è diversa. La gente non è alla ricerca di un'esperienza d'arte di quel genere, cosa che va in un certo modo rispettata. È il motivo per cui scegliamo di parlare a voce più bassa e più poetica, e di proporre qualcosa di più fragile. Perché in pubblico uno dei rischi maggiori è quello di mostrarsi vulnerabili, piangere o mostrare troppo i propri sentimenti.
Powerless Structures, Fig. 101 resterà sul "Quarto plinto" per 18 mesi, seguita da Hahn / Cock di Katharina Fritsch.

