Milano Design Week

Salone del Mobile e Fuorisalone 2025


Fuorisalone 2025. Cosa vedere e cosa non sapevamo di voler vedere

Tra conferme e sorprese, una guida d'autore attraverso le installazioni, gli eventi e le mostre da segnare in agenda per questa Milano Design Week. 

di Silvana Annicchiarico

Ogni anno, nei giorni della Design Week, Milano si trasforma in un organismo vivo e pulsante. Gli eventi si moltiplicano come cellule impazzite, le installazioni invadono cortili e palazzi, gli incontri si incrociano in mille traiettorie. Il Fuorisalone è una creatura tentacolare e imprevedibile. Non si può contenere, non si può spiegare, non si può dominare. Ma si può seguire – con spirito affezionato, con slancio curioso, con voglia di essere sorpresi.

C’è qualcosa di profondamente personale nel modo in cui ciascuno attraversa questa settimana. C’è chi colleziona inviti, chi si perde nei distretti, chi cerca la meraviglia in un dettaglio. Io seguo le tracce del desiderio: quello che conosco già, che mi emoziona da anni, e quello che non sapevo di voler vedere, che mi sorprende come un’illuminazione. Il Fuorisalone è anche questo: un gioco di risonanze, di attrazioni misteriose, di inciampi casuali che ti cambiano.

E allora, senza pretesa di esaustività ma con molta passione, ecco un itinerario possibile, affettivo e tematico, tra alcuni dei progetti che, per ragioni diverse, mi fanno già battere il cuore. Il resto – come sempre – lo farà il caso. E il desiderio di perdersi.

Luoghi da vivere, non solo da guardare

6:AM, Two-Fold Silence, Piscina Cozzi, Viale Tunisia 35. Porta Venezia Design District. Foto Tommaso Mariniello

1. Porta Venezia Design District – No Boundaries Design
Location varie
7-13 aprile 2025, orari variabili

Il design come esercizio di libertà, come pratica che rifiuta definizioni rigide e discipline separate. Porta Venezia diventa territorio fluido, dove il dubbio è il vero motore creativo. Da non perdere: l’intervento surreale e irriverente di Toiletpaper ai Bastioni, la ceramica intima e perturbante di Vanadio23, l’installazione Poetica di WonderGlass & Calico Wallpaper all’Istituto dei Ciechi – che trasforma la luce in memoria – e la sorprendente mostra di 6:AM negli ex bagni della piscina Cozzi, uno spazio che rinasce come soglia sensoriale tra il corpo e la città.

2. We Will Design da BASE Milano
BASE Milano, Via Bergognone 34
7-13 aprile 2025, orari variabili

Un laboratorio vivo, abitato, esploso. Making Kin è il tema di quest’anno, ispirato a Donna Haraway. Tra installazioni speculative, campeggi urbani, residenze temporanee e performance coreografiche, BASE è ancora una volta un punto fermo del Fuorisalone più audace. Il design qui si intreccia con la filosofia, la biopolitica, l’utopia. È un luogo in cui si viene per pensare – e restare.

Carolina Pérez-Moreno — The Reclaiming Her, 2025. We Will Design, BASE Milano

3. Opposites United al Museo della Permanente
Museo della Permanente, Via Filippo Turati 34 
7-13 aprile 2025, orari variabili

Un museo che diventa festival, pensato da Kia con Zero. Talk interdisciplinari, installazioni adattive e live set che esplorano la percezione e la forma. Splendide le opere di Philippe Parreno e A.A. Murakami, che si muovono tra tempo, vapore, luce e presenza. Un’esperienza sospesa, tra tecnologia e poesia, dove l’invisibile prende forma.

Palazzo Donizetti by Artemest

4. Artemest, L’Appartamento a Palazzo Donizetti
Palazzo Donizetti, Via Gaetano Donizetti 48
8-13 aprile 2025, h. 10-19

Artigianato e design italiano nelle mani di sei studi di interior design internazionali. Un’esposizione che trasforma un palazzo ottocentesco in una dimora ideale, dove ogni stanza racconta una visione del mondo. Non un semplice allestimento, ma un racconto stratificato, dove la bellezza si intreccia al gesto, alla materia, all’intimità del vivere.

I grandi nomi, le grandi narrazioni

Gaetano Pesce, World Trade Center, 2002

5. Gaetano Pesce – Una festa per l’architettura
Antonia Jannone Disegni di Architettura, Corso Garibaldi 125
8-13 aprile 2925, h. 10.30-20

Uno dei maestri più visionari del nostro tempo rivive, a un anno dalla sua scomparsa, alla Galleria Antonia Jannone e torna a raccontare il suo pensiero radicale. Una festa per l’architettura è molto più di una mostra: è un omaggio al progetto come atto politico, poetico, rivoluzionario. In coproduzione con Studio Gaetano Pesce New York e Contemplazioni, l’esposizione riunisce modelli, disegni e testi autografi per tracciare l’itinerario di una mente che ha sempre rifiutato l’omologazione. Pesce non progettava oggetti o edifici: disegnava libertà.

6. Cassina & Formafantasma – Staging Modernity
Teatro Lirico Giorgio Gaber, Via Larga 14 
8-13 aprile 2025, h. 10.30-19.30

Al Teatro Lirico Giorgio Gaber, Formafantasma mette in scena – letteralmente – una riflessione sulla modernità e i suoi fantasmi. Staging Modernity è una performance teatrale e un’installazione diretta da Fabio Cherstich, con il contributo di Emanuele Coccia, Andrés Jaque e Feifei Zhou (terriStories), per celebrare i 60 anni della Collezione Le Corbusier, Pierre Jeanneret e Charlotte Perriand® prodotta da Cassina. Ma è più di una celebrazione: è una messa in crisi. Un atto poetico e critico che scardina l’estetica modernista per aprire nuove visioni, più selvagge, ecologiche, vitali. Il passato non è un mito da idolatrare, ma un paesaggio da attraversare – con coraggio e sensibilità.

Google, Making the Invisible Visible, 2025. Foto Lachlan Turczan

7. Google – Making the Invisible Visible
Garage 21, Via Archimede 26
8-13 aprile 2025, h. 9.30-17.30

Al Garage 21, l’arte della luce diventa architettura dell’esperienza. Lachlan Turczan plasma spazi immateriali che si muovono al passaggio del pubblico. È il design come alchimia, il pensiero che si fa materia, l’invisibile che si rivela nell’interazione. Un’esperienza quasi ipnotica, dove percezione e tecnologia si fondono in un’unica vibrazione sensoriale.

8. Miu Miu Literary Club
Circolo Filologico Milanese, Via Calerici 10
9-10 aprile 2025, orari variabili

Nella quiete sospesa del Circolo Filologico, il tempo rallenta. Un omaggio alla girlhood e alla letteratura femminile dimenticata, con Simone de Beauvoir e Fumiko Enchi come madrine ideali. Un luogo in cui leggere, ascoltare, ricordare. Dove il design diventa parola, gesto, sussurro.

9. Gucci | Bamboo Encounters
Chiostri di San Simpliciano, Piazza Paolo VI, 6
8-13 aprile 2025, h. 10-20

Ai chiostri di San Simpliciano, il bambù si reinventa. Sette designer contemporanei reinterpretano questo materiale simbolico, tra storia e sperimentazione. Lontano dall’esotismo decorativo, il bambù diventa materia di resistenza, trasformazione e visione. Una ricerca che attraversa sostenibilità, memoria e forma.

Courtesy Charlotte Perriand e Saint Laurent

10. Saint Laurent – Charlotte Perriand
Padiglione Visconti, Via Tortona 58
8-13 aprile 2025, h. 11-19

Una mostra intima, potente. Quattro rarissimi mobili della grande Perriand, a lungo nascosti e rimossi, vengono presentati al pubblico. Un gesto d’amore e riconoscenza, ma anche una dichiarazione d’intenti: il design è sempre anche biografia, scelta, affermazione. E’ la responsabilità di assumere un punto di vista sulle cose e sul mondo. Un omaggio rigoroso, silenzioso, quasi meditativo.

11. MoscaPartners – Variations 2025 a Palazzo Litta
Palazzo Litta, Corso Magenta 24
7-13 aprile 2025, h. 10-20

Palazzo Litta torna ad accogliere la collettiva MoscaPartners con “Variations 2025 – Migrations”: il design come viaggio fisico, culturale, emotivo. L’installazione site-specific di Byoung Soo Cho, architetto sudcoreano, trasforma il Cortile d’Onore in una meditazione sulla terra e sulla memoria: una piattaforma sospesa, una foresta dipinta, una collezione di ceramiche imperfette come respiro. Le sale storiche ospitano designer e realtà internazionali da Bangladesh, Lituania, Giappone, Canada. Ogni stanza è una storia, ogni oggetto una traiettoria. Un evento corale, necessario, sorprendente.

MoscaPartners Variations, Palazzo Litta, Tactile Baltics, curatela di Triin Loks, Dita Danosa, Audrone Drungliaté. Courtesy MoscaPartners

Natura, materia, metamorfosi

12. Maison Perrier-Jouët x Formafantasma – Cohabitare
Chiostro della Chiesa di San Marco 
8-13 aprile 2025, orari variabili

Ai Chiostri di San Marco, un’installazione che celebra la biodiversità della regione Champagne. Terracotta, piante, insetti impollinatori: il design diventa alleato della natura. Un gesto poetico e militante, che ci ricorda come ogni ecosistema sia una coreografia di relazioni fragili.

13. MUJI – Casa Manifesto
Corso Garibaldi 89A, Via Tommaso da Cazzaniga, Giardino Pippa Bacca
8-13 aprile 2025, h. 10-20

Nel giardino Pippa Bacca, un padiglione modulare ispirato all’architettura giapponese. Silenzioso, efficiente, sostenibile. Un’oasi nel caos della settimana milanese, dove il minimalismo si fa rifugio e promessa di equilibrio. Dentro, l’aria sembra diversa.

Portanuova – Vertical Connection

14. Portanuova – Vertical Connection
Piazza Gae Aulenti, 12 
8-13 aprile 2025, h. 10-21

Una passeggiata sospesa nel verde urbano, con l’intelligenza artificiale che reagisce a suoni, luci e immagini. Il progetto, firmato Evastomper con la consulenza scientifica di Stefano Mancuso, è una sinfonia vegetale e cibernetica. Camminare qui è come essere parte di un paesaggio che respira con te.

15. Eataly – Il Giardino delle Meraviglie di Elena Salmistraro
Piazza XXV Aprile 10
7-3 aprile 2025, h. 8.30-23

Una spirale di colori, piante e ispirazioni: un viaggio nella fantasia attraverso la natura. Dal piano terra al ristorante, un crescendo di forme e cromie, come un giardino che sogna di essere favola. Ogni angolo è un’ipotesi di stupore.

Foto Gianluca Luppi. Courtesy Alcova

16. Alcova 2025 – Four Sites, One Design Path
Villa Bagatti Valsecchi, Serre di Pasino, ex fabbrica SNIA, Villa Borsani, Varedo
7-13 aprile 2025, h. 11-19

Torna Alcova, e torna con forza. A Varedo, tra Villa Borsani, Villa Bagatti Valsecchi, le Serre di Pasino e l’ex fabbrica SNIA, prende forma un atlante di visioni radicali. Tra archeologie industriali e giardini segreti, Ghost Orchids di Marcin Rusak, Soft Horizons, Under the Volcano di Ranieri, gli hammam gonfiabili, le creature dell’Atelier dell’Errore, gli oggetti realizzati live con stampanti 3D. Ogni sede ha un’anima diversa, ogni progetto un’urgenza. E poi: Noritake, Objects of Common Interest, Completedworks, ANANASANANAS, Supaform, Studio Noké, Rive Roshan, The Library Show, Monstruosus x Anastassiades. Alcova non è un evento: è un ecosistema. È il futuro che tenta forme.

17. Do Something, Change Everything by IKEA
Via Vigevano 18
7-13 aprile 2025, orari variabili

Nella sede IKEA, la democrazia del design incontra la responsabilità del vivere. “Do Something. Change Everything” è un’esortazione semplice e potente. Talk, laboratori, musica e piccole azioni quotidiane che cambiano tutto. La nuova collezione Stockholm si presenta come un catalogo di possibilità sostenibili, accessibili, desiderabili.

Moda che fa design, design che fa moda

Courtesy Marimekko e Laila Gohar

18. Marimekko x Laila Gohar
Teatro Litta - Manifatture teatrali, Corso Magenta 24 
7-13 aprile 2025, orari variabili

Una camera da letto teatrale, dentro un teatro vero. Laila Gohar interpreta il linguaggio visivo di Marimekko con collezione ispirata all’infanzia e al desiderio di riposo. Un’installazione domestica e surreale, dove il cibo incontra il tessile, e il sogno si fa scena. È il design come coccola, come gioco, come atto d’amore.

19. Issey Miyake – TYPE-XIII
Issey Miyake, Via Bagutta 12
8-13 aprile 2025, orari variabili

Tra metallo e tessuto, luce e volume, il progetto di Atelier Oï per A-POC ABLE Issey Miyake è una scultura luminosa da indossare. O da abitare. Un oggetto ambiguo e poetico che sfugge a ogni categoria, muovendosi tra corpo e spazio, tra abito e lampada. Un manifesto silenzioso della leggerezza.

Courtesy Grand Seiko

20. Grand Seiko x Tokujin Yoshioka – Frozen
Palazzo Landriani, Via Borgonuovo 25 | Via Fiori Scuri 4 
8-13 aprile, h. 11-21

Al Palazzo Landriani, un’opera luminosa che racconta il tempo con la delicatezza di un fiocco di neve. Immobile e in trasformazione. Tokujin Yoshioka cattura l’effimero con materiali solidi, come se la luce potesse diventare ghiaccio. Un orologio, sì. Ma anche un cristallo di emozione congelata.

Design da galleria, design da collezione

Yong Nam Kim, Soban, 2021. Courtesy l'artista e Galleria Rossana Orlandi

21. Rossana Orlandi – RoCollectible
Galleria Rossana Orlandi, Via Matteo Bandello, 14 
7-13 aprile 2025, h. 9-20

La Galleria di via Matteo Bandello ospita la personale di Yong Nam Kim: oggetti d’arredo che diventano sculture, radicati nella tradizione coreana e aperti alla contemporaneità. Un dialogo tra spiritualità e funzione, materia e gesto. Come sempre, Rossana Orlandi è una guida infallibile per chi cerca il design che vibra sotto la superficie.

Capsule Plaza Campaign. Foto Charlotte Krieger, Direzione Creativa Alessio Ascari, Set design Alessandro Mensi, MUA Simona Parrella, Casting Persona Milano

22. Capsule Plaza – Spazio Maiocchi & oltre
Spazio Maiocchi + venues satellite
7-13 aprile 2025, h. 10-20

Da Max Lamb a Sabine Marcelis, da Faye Toogood a Stone Island, un concentrato globale di estetica e ricerca. Con sedi multiple e un programma ricchissimo di talk, listening session e installazioni immersive, Capsule Plaza è un festival nel festival. Qui il design si fonde con la musica, la moda, la cultura visiva. Tutto accade. E accade ora.

Archivio Campeggi. Foto Michele Foti

23. Vico e Campeggi alla Torre
Torre al Parco, Via Giuseppe Revere 2/4
7-13 aprile 2025, h. 10.30-18.30

Un omaggio a Vico Magistretti e alla sua amicizia con Claudio Campeggi. Nella Torre al Parco da lui progettata, i primi cinque pezzi di una collezione che guarda al futuro attraverso la memoria. È un progetto che commuove: perché racconta non solo una storia del design, ma una storia di affetto, di scambio, di invenzione condivisa.

Spazi che interrogano, mondi che cambiano

Ci sono luoghi che non si limitano a ospitare il design: lo mettono in discussione. Lo usano come lente per leggere il presente, per sfidare le regole, per proporre altri modi di vivere e pensare. In questa sezione ci sono progetti che non vogliono solo piacere. Vogliono fare rumore dentro. Vogliono spostare qualcosa.

Courtesy Pier Carlo Quecchia e dsl studio

24. Dropcity – Prison Times
Via Sammartini 40
3 aprile - 31 maggio, orari variabili

Ai Magazzini Raccordati, Dropcity affronta il tema degli ambienti carcerari con Prison Times – Spatial Dynamics of Penal Environments. Cinque tunnel, mille metri quadrati, oggetti provenienti da carceri di tutto il mondo. La mostra è clinica, tassonomica, disarmante. Nessuna estetizzazione del dolore, ma uno sguardo lucido e necessario sul sistema carcerario globale. Il design diventa strumento di analisi. Di rottura. Di consapevolezza.

House of Switzerland Milano. Courtesy Jean Jacques Balzac

25. House of Switzerland Milano
Casa degli Artisti, Corso Garibaldi 89/A, Via Tommaso da Cazzaniga
7-13 aprile 2025, h. 10-20

Alla sua terza edizione, House of Switzerland celebra la potenza della collaborazione come atto politico. In un mondo diviso, costruire insieme è già rivoluzionario. Tra artigianato e ricerca, design indipendente e istituzioni, la Svizzera si racconta come piattaforma di dialogo. Il design qui è alleanza, ascolto, convergenza. Una mostra che rifiuta l’ego per abbracciare il plurale.

Courtesy Prada

26. Prada Frames – In Transit
Padiglione Reale e Treno Arlecchino, Stazione Centrale di Milano
6-7-8 aprile 2025, orari variabili

Curato da Formafantasma, Prada Frames quest’anno si muove davvero: a bordo del treno Arlecchino e nel Padiglione Reale della Stazione Centrale. È una riflessione collettiva sul concetto di infrastruttura come paesaggio invisibile ma fondamentale. Un laboratorio di idee, tra ecologia, politica, mobilità. Più che un evento, un pensiero in corsa. Dove il design si fa geografia del pensiero.

Epilogo. O forse solo un'altra partenza

Il bello del Fuorisalone è che non finisce mai davvero. Ogni oggetto visto, ogni luogo attraversato, ogni parola ascoltata si sedimentano, lavorano dentro, ritornano quando meno te lo aspetti. Sicuramente ne vivrò solo una parte. E chi incontrerò avrà quasi sempre visto qualcosa di più bello, di più raro, di più sorprendente. Ma questo è proprio il senso del Fuorisalone: una geografia emotiva e mutevole, fatta di scoperte personali, percorsi accidentali e visioni parziali. Forse non esiste un modo giusto di viverlo. Esiste solo il proprio. Io continuo a cercare – senza fretta, senza mappa, con il cuore aperto. Perché, alla fine, il design più potente è quello che ci cambia. Anche solo un po’.

Immagine di apertura: Charlotte Perriand, Canapé de la Résidence de l'Ambassadeur du Japon. Courtesy Charlotte Perriand e Saint Laurent

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