Milano Design Week

Salone del Mobile e Fuorisalone 2025


Rimowa x Kaleidoscope: l’importante non è la macchina, ma il design

L'artista messicano Guillermo Santomà ha personalizzato un'auto con alluminio Rimowa (ma anche con la resina, e un impianto stereo ultrapotente).

Persa la patente, ha venduto la macchina. “Mia figlia era tristissima”, racconta Guillermo Santomà, l'artista messicano la cui installazione a Fuorisalone, GAS, è centrata su una vecchia Hyundai smembrata e ricostruita con l'alluminio di Rimowa. "Poi un giorno ho comprato questa,” continua, “ed era proprio felice, ma le ho detto: la prossima settimana inizio a lavorarci”. GAS è un omaggio esplicito alla serie Twentysix Gasoline Stations di Ed Ruscha e un omaggio alla cultura delle auto customizzate – “sicuramente Mad Max è stato tra le ispirazioni, ma non volevamo essere troppo retrofuturisti”, commenta l'artista, i cui occhi brillano di sincero entusiasmo durante la nostra visita all'installazione allo Spazio Maiocchi, un ex garage trasformato in sala mostre. L'auto, sospesa su un lato, è illuminata da una scultura pensile fatta di tubi al neon e telai delle valigie di Rimowa. Una foto e un cortometraggio girati da Thibaut Grevet tra il deserto di Monegros e lo studio dell'artista, esposti su un muro di vecchi televisori, completano il progetto. “Alla fine del viaggio nel deserto la macchina era completamente marrone e abbiamo dovuto ripulirla. Siamo stati costretti anche a sostituire alcuni fogli di alluminio”.

L'auto, sospesa su un lato, è illuminata da una scultura pensile fatta di tubi al neon e telai delle valigie di Rimowa. Una foto e un cortometraggio girati da Thibaut Grevet tra il deserto di Monegros e lo studio dell'artista, esposti su un muro di vecchi televisori, completano il progetto. “Alla fine del viaggio nel deserto la macchina era completamente marrone e abbiamo dovuto ripulirla. Siamo stati costretti anche a sostituire alcuni fogli di alluminio”.

Quante valigie hai distrutto per questo progetto?
(Ride) Hanno spedito cinquanta fogli, che è come dire venticinque valigie.

Questa è la tua “prima” macchina?
Sì, ma in una delle mie ultime mostre abbiamo costruito una moto, quindi questa macchina è il passo successivo. Ci sono voluti solo due mesi.

Come hai affrontato il progetto?
Un'auto è legata al design e alla tecnologia, ma anche all'architettura. Ed è la prima cosa simmetrica che faccio.

L'auto funziona?
Certo! La cosa più importante era usarla, portarla nel deserto e filmarla. Anche lo stereo funziona (indica un enorme altoparlante posizionato al posto dei sedili posteriori).

La carrozzeria non vibra quando usi lo stereo?
Un pochino. Ma mi piace.

Ti è piaciuto personalizzarla con l'alluminio di Rimowa?
Di solito le auto sono fatte di acciaio, l'alluminio è diverso, ma non così tanto. I sedili sono fatti di schiuma ricoperta di resina. (batte qualche pugno sull'auto) Vedi? È molto resistente. Anche qui (indicando gli angoli), dove abbiamo piegato l'alluminio. È come un arco in architettura.

Vedi altre auto nel tuo futuro?
Non voglio fare il costruttore di automobili! (ride) Se faccio una sedia, dopo tutto è lo stesso. Voglio fare qualcosa che sia interessante nel mondo del design. Il design va oltre i mobili. Molti artisti stanno progettando dei pezzi, per costruire un’auto o una sedia un'azienda deve lavorare con molti designer.

Apertura:
9-14 Aprile, dalle 11 alle 18
Sede:
Spazio Maiocchi
Indirizzo:
Via Maiocchi 7, Milano

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