domusforum 2020 – dieci parole chiave per ripensare il futuro urbano

Come cambierà l’idea di città – e quindi di società globale – dopo la pandemia?

Come cambierà l’idea di città – e quindi di società globale – dopo la pandemia? È questo l’interrogativo cruciale che anima la terza edizione di domusforum – the future of cities, in programma il prossimo 4 novembre a Milano sala Cavallerizze del Museo Nazionale Scienza e Tecnologia Leonardo da Vinci e trasmesso in live streaming sulle piattaforme di Domus.

L’indagine di domusforum parte quest’anno da dieci parole chiave: dieci punti di riferimento necessari a tracciare una mappa di senso per l’orizzonte confuso di oggi.
Complexity, net, education, freedom, sustainability, fragility, space, resilience, solidarity, vision Dopo mesi di lockdown e davanti a sconvolgimenti della sfera socioeconomica di cui si fa ancora fatica a cogliere i contorni precisi, abbiamo capito che, passata la pandemia, il mondo non potrà essere quello di prima. Al di là delle riflessioni legate al ruolo e alle responsabilità dell’uomo sul pianeta Terra, all’atto pratico dovranno cambiare tante cose nella maniera in cui produciamo, consumiamo, viviamo. Questo significa, prima di tutto, che molti degli spazi fisici che abbiamo utilizzato fino a oggi non sono adeguati al nuovo paradigma. Per la prima volta nella sua storia l’umanità si trova nella condizione di riorganizzare – rapidamente e su scala globale – la maniera in cui abita il pianeta, in primis i centri urbani. Più che mai la cultura del progetto sarà al centro di domusforum 2020. Grandi protagonisti dell’architettura internazionale cercheranno – ciascuno interpretando una o più parole d’ordine – di rispondere a quesiti che riguardano la sfera dell’abitare domestico, dello spazio pubblico urbano, del lavoro e delle filiere di produzione, della mobilità e della sanità.  L’elenco degli spazi da rinnovare, riadattare, ripensare è infinito e l’impresa richiede uno sforzo multidisciplinare: per questa ragione le dieci parole d’ordine di domusforum 2020 si apriranno anche all’interpretazione di esponenti delle istituzioni, dell’economia e della finanza, delle scienze sociali e dell’impresa. Alla ricerca di una sintesi che possa essere il punto di partenza per produrre una società più giusta, sicura, inclusiva e praticabile e perciò, auspicabilmente, migliore.  Come da tradizione le riflessioni dei relatori verranno introdotte dai i risultati di un’indagine condotta da un importante istituto di ricerca internazionale. Quest’anno sarà Boston Consulting Group a illustrare i frutti di una ricerca sul tema del futuro urbano.

Corrado Passera e Marco Tronchetti Provera, tra i protagonisti della tavola rotonda a domusforum 2019 (Foto Claudio Morelli)

Concepito nel 2018 come sviluppo del sistema Domus, domusforum – the future of cities ha visto nel corso delle prime due edizioni la partecipazione di relatori illustri. Tra gli altri, la sociologa Saskia Sassen, il filosofo dell'Università di Oxford Luciano Floridi, l'attivista africana Samia Nkrumah, l'attivista indiana Vandana Shiva, il geografo dell'EPFL Jacques Lévy, il sociologo e visionist Evgeny Morozov, il sindaco di Milano Giuseppe Sala, l’ex Ministro per lo Sviluppo Economico Corrado Passera, il Ceo di Pirelli Marco Tronchetti Provera e il presidente di Fondazione Cariplo Giovanni Fosti. 

La sala del Teatro Parenti gremita il 10 ottobre 2019 per la seconda edizione di domusforum (Foto Claudio Morelli)

Domusforum ha inoltre prodotto un vasto patrimonio di conoscenze attraverso sei interviste approfondite con esperti di urbanistica (tra cui Rahul Mehrotra, Jeff Speck e Anna Scheuermann) e due ricerche sul campo condotte da Nielsen e da ISPI – Istituto per gli Studi Politici Internazionali – in diverse città del mondo, tra cui Chicago, Londra, Johannesburg, Milano, New York, San Paolo e Shanghai.