Le grandi installazioni alla Milano Design Week sono quei progetti che il pubblico, soprattutto quello dei non addetti ai lavori, ama, perché li avvicina un po’ al mondo del design, che un tempo aspirava a essere democratico, ma che alla fine oggi è diventato una nicchia. Al tempo stesso, le grandi installazioni sono quelle che designer e professionisti di settore a volte odiano, perché distolgono l’attenzione dal loro lavoro. Progettate con l’intenzione di diventare le più “instagrammate” della Milano Design Week, sono le preferite dai grandi brand per rappresentare valori e visioni aziendali. Le grandi installazioni della Milano Design Week sono quelle che l’hanno resa una manifestazione veramente pop e capace di far comunicare la città al resto del mondo. Sono quelle per cui la gente fa delle file infinite e sono anche quegli spazi in cui, per qualche secondo, ci possiamo immergere e sognare mondi fantastici.
Le grandi installazioni da non perdere alla Milano Design Week
Immersive, scenografiche, spettacolari, interattive, colorate, significative, maestose: ecco una selezione di progetti che si preannunciano tra i protagonisti durante il Fuorisalone.
Darsena — viale Gabriele D' Annunzio 20, Milano
Palazzo Durini 24 — via Durini 24, Milano
Alcova — via Simone Saint Bon 1, Milano
Foto Frank Stelitano
Palazzo Clerici — via Clerici 5, Milano
Superstudio Più — via Tortona 27 bis, Milano
Cortile della Farmacia – Università Statale
via Festa del Perdono 7, Milano
6-12 giugno 2022
Palazzo SenatoVia Senato, 10, Milano
Foto Marco Menghi
6-12 giugno
Palazzo SenatoVia Senato, 10, Milano
Foto Marco Menghi
6-12 giugno
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- Salvatore Peluso
- 01 giugno 2022
- Milano
Floating Forest è un innesto verde nel cuore di Milano, oltre che è un luogo di incontro e di decongestione dai flussi quotidiani. Il progetto sarà anche un'eredità per la città di Milano, per questo doneremo il verde al Parco della Vettabbia, gestito da Soulfood Forestfarms Hub Italia.
Germogli è l’installazione dello showroom di Natuzzi, in esposizione negli spazi del cortile di Palazzo Durini Caproni di Taliedo, visibile nei giorni di mercoledì 8 giugno e giovedì 9 giugno. Marcantonio trasforma il cortile del palazzo in un mondo da fiaba in cui da terra spunteranno giganteschi germogli di ulivo dorati.
Ad Alcova, lo studio di architettura Parasite 2.0 mette in scena cinque macchine paradossali per XL EXTRALIGHT®: giganti combinazioni materiche si staccano dalla terra in un atto di equilibrio estremo e sfidano gli osservatori.
Un debutto in grande stile quello di Porsche alla Milano Design Week. L’azienda presenta la serie “The Art of Dreams”. Con un intervento dell’artista floreale e designer di origine australiana Ruby Barber dello Studio Mary Lennox. Con un’installazione immersiva e onirica si intende esplorare l’interazione tra natura e tecnologia.
L’installazione progettata da Sara Ricciardi per glo™ coniuga elementi botanici, animali e tecnologici, creando un elemento unitario di grande impatto, in grado di sintetizzare la singolarità dell’individuo e la pluralità della realtà che ci circonda.
Nell’elegante contesto del Cortile della Farmacia, all’Università Statale di Milano, troviamo la spettacolare installazione di Lissoni Associati per Amazon, The A-maze Garden. Si tratta di un percorso espositivo ispirato ai labirintici giardini all’italiana. All’interno del percorso troveremo una selezione di prodotti disponibili su Amazon.it, inclusi arredi e accessori per la casa, di cui si possono avere maggiori informazioni inquadrando il QR code associato.
Daniel Arsham si presenta al Fuorisalone in collaborazione con Kohler con un’esperienza immersiva: Divided Layers. L’idea è che i visitatori si muovano attraversandone la forma, strato dopo strato, come metafora del processo di costruzione additiva della stampa 3D. All’interno, uno stagno riflette la superficie cavernosa e richiama ovviamente l’elemento liquido che il lavandino contiene. “I visitatori fanno esperienza di cosa voglia dire essere all’interno del lavandino, anziché usarlo come un oggetto funzionale”, spiega Arsham raccontando il senso della sua opera.