Nacque oggi un cervello stravagante e inquieto: Sandro Botticelli

Gioviale e burlone, ma con una vita segnata da conflitti interiori, Sandro Botticelli è nato il primo marzo 1445. Fu uno dei pittori più celebri della Firenze di Lorenzo de’ Medici, con opere aggraziate e spirituali, come la Nascita di Venere.

“Disegnò Sandro bene fuor di modo e tanto, che dopo lui un pezzo s’ingegnarono gl’artefici d’avere de’ suoi disegni. E noi nel nostro libro n’abbiamo alcuni che son fatti con molta pratica e giudizio. Fu copioso di figure nelle storie, come si può veder ne’ ricami del fregio della croce che portano a processione i frati di S. Maria Novella, tutto di suo disegno. Meritò dunque Sandro gran lode in tutte le pitture che fece, nelle quali volle mettere diligenza e farle con amore”.

Giorgio Vasari, Le vite de' più eccellenti architetti, pittori, et scultori italiani, da Cimabue insino a' tempi nostri (1568)

Descrive così Giorgio Vasari, pittore, architetto e storico dell’arte, uno dei più celebri pittori del rinascimento italiano: Sandro Botticelli. 

Sandro Botticelli, Adorazione dei Magi, 1482

Un “cervello stravagante e sempre inquieto” che “fece molte burle ai suoi discepoli et amici” e prosegue “Dicesi che Sandro era persona molto piacevole e faceta, e sempre baie e piacevolezze si facevano in bottega sua, dove continovamente tenne a imparare infiniti giovani, i quali molte giostre et uccellamenti usavano farsi l’un l’altro…”.

Il suo illustre mecenate, Lorenzo il Magnifico, lo includeva nella lista di grandi bevitori fiorentini. “Botticel la cui fama non è fosca, Botticel dico; Botticello ingordo ch’e più impronto e più ghiotto ch’una mosca” scriveva il signore di Firenze nel suo Simposio.

Botticelli non è dunque solo un filosofo dell’arte, non si limita ad essere una voce colta del neoplatonismo. Tutt’altro. Questa sua indole così scherzosa e leggera s’incastra perfettamente con il gusto per i dettagli, le metafore letterarie e filosofiche che ricrea nelle sue opere.

Nacque a Firenze, il 1 Marzo del 1445, Alessandro di Mariano di Vanni Filipepi, meglio conosciuto come Il Botticelli.

Sandro Botticelli, Ritratto di Dante, 1495

In un periodo di fervente attività artistica e culturale, influenzato da altri grandi artisti del tempo, come Leonardo da Vinci e Michelangelo, il Botticelli manifestò una spiccata sensibilità per la bellezza e il simbolismo fin dalla Bottega di Filippo Lippi, suo maestro, che lo distinse ben presto dagli altri artisti, facendo emergere la sua genialità e il suo ingegno creativo.

Questa sua indole così scherzosa e leggera s’incastra perfettamente con il gusto per i dettagli, le metafore letterarie e filosofiche che ricrea nelle sue opere.

Pittore tra i più ricercati e celebrati di Firenze, città simbolo del rinascimento italiano, Botticelli dipinge opere caratterizzate da una grazia eterea e una profonda spiritualità. Dietro la facciata luminosa del successo e del suo carattere burlone, la vita del Botticelli però venne segnata da tormenti e conflitti interiori. La sua devozione e la sua sensibilità politica lo portarono spesso in conflitto con le autorità religiose e civili dell'epoca, mettendo a dura prova la sua fede e la sua integrità artistica.

Sandro Botticelli, Venere e Marte, 1483

Tante le opere note: La Madonna del Roseto, l’Adorazione dei MagiLa Primavera oppure La Nascita di Venere, un’opera che incarna perfettamente l’estetica e i valori dell'epoca rinascimentale. Dipinta intorno al 1485, la tela rappresenta il mito della nascita della dea dall’onda del mare, seguendo pedissequamente la mitologia classica.

La composizione dell'opera è magistralmente ideata. Venere, la dea della bellezza, al centro della scena. La sua figura è avvolta in una preziosa conchiglia, simbolo di fertilità e rinascita, mentre il vento Zefiro soffia dolcemente portandola verso la riva. Accanto a lei, una figura femminile, interpretata spesso come Flora o una delle Ore, che attende l’uscita dalle acque per vestirla con un manto riccamente decorato da fiori. 

Grazia e leggerezza argomentano l’intera opera. Linee fluide e colori tenui. Venere bellezza ideale, Venere che riflette l'interesse rinascimentale per l'armonia e la perfezione anatomica. L’opera però non rappresenta solo la bellezza fisica, ma anche l'amore e la rinascita spirituale. Il suo emergere dal mare simboleggia infatti la nascita della purezza e dell'amore divino. Un ritorno all'idealismo pagano dell’antichità dove la figura della dea rappresenta un rifiuto delle convenzioni religiose dell’epoca, concentrandosi invece sull'elevazione dell'anima attraverso la bellezza e l’amore.

Sandro Botticelli, Primavera, 1478 - 1482

Inventa spazi, tempi, misure e idee, una pittura che non poteva non attrarre la fantasia dei metafisici.

Un nome che è diventato aggettivo. Botticelliano: Che ricorda la grazia e l’eleganza, ammirazione mistica per la bellezza fisica e spirituale.

Immagine di apertura: Sandro Botticelli, La Nascita di Venere, 1484

Ultimi articoli di Arte

Altri articoli di Domus

Leggi tutto
China Germany India Mexico, Central America and Caribbean Sri Lanka Korea icon-camera close icon-comments icon-down-sm icon-download icon-facebook icon-heart icon-heart icon-next-sm icon-next icon-pinterest icon-play icon-plus icon-prev-sm icon-prev Search icon-twitter icon-views icon-instagram