![Camille Henrot, The Pale Fox, 2014, installation view, Chisenhale Gallery Camille Henrot, The Pale Fox, 2014, installation view, Chisenhale Gallery](/content/dam/domusweb/it/arte/2014/04/02/the_pale_fox/Camille-Henrot-Chisenhale-Gallery_Andy-Keate_03.jpg.foto.rmedium.jpg)
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L’artista definisce la parte conclusiva, quella che ospita i dispositivi tecnologici, come spazio della shameless, dell’assenza del senso di colpa. Ma esso è anche, paradossalmente, lo spazio della noia, dove riemerge la necessità di dare un senso al mondo e di interrogarsi sulle sue origini, tornando così, circolarmente, al punto di inizio della mostra.
Così, poco distante dai packaging di prodotti Apple, tutti bianchi e leggeri come una piuma, troviamo una ingombrante e polverosa enciclopedia. È come se al termine della mostra, l’informazione che abbiamo costretto a perdere di peso, tornasse, improvvisamente, a reclamare il suo spazio.
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