Un complesso residenziale a Lugano segue le curve del territorio

Mino Caggiula firma il Nizza Paradise Residence, unendo le forme sinuose delle colline svizzere alle geometrie nette dell'architettura.

È stato il luogo a disegnare l’architettura del Nizza Paradise Residence, progetto dall'architetto Mino Caggiula per unità abitative a Lugano Paradiso, uno dei lavori più sfidanti, sia per l’ubicazione paesaggistica, sia per l’orografia del sito, che per le dimensioni dell’intervento.
Il parco del Guidino, il bosco, i percorsi che lo intersecano, il Monte San Salvatore e la vista lago sono le linee guida dell’impianto planivolumetrico.

A ispirare la progettazione è stata una visione: la similitudine tra le curve di livello e l’immagine astratta di una sinuosa silhouette di una donna adagiata sul terreno che restituisce al contempo una sensazione di calma, enfatizzata dalla dolcezza del luogo, e di forza, grazie alle linee nette che sitrasformano in architettura.

Così, il volume, grazie all’andamento del territorio, risulta come sfumato verso l’alto. Se le geometrie del disegno di facciata delineano prospettive territoriali molto specifiche verso cui direzionarsi tanto che l’unico modo per apprezzarle tutte, contemporaneamente, è osservare il complesso a volo d’uccelloal suo interno l’edificio svela invece una continuità geometrica che vuole accompagnare il profilo del paesaggio, alla ricerca di una sequenza di segni e campiture in grado di esaltare la relazione con la luce nello spazio, il rapporto con la vegetazione, alla ricerca di una nuova possibile armonia.

L’idea guida del progetto è rappresentata nel volume che, grazie all’andamento delle terrazze, risulta come sfumato verso l’alto, assecondando le curve di livello de lsito

Gli oblò della suggestiva spa creano effetti di luce e ombre, la musica soft si unisce in connubio perfetto con il suono dell’acqua giocando con la materia cangiantechenerivesteemimetizzalesuperfici.

Duplice il punto di osservazione che si viene a creare: dall’esterno, la natura e il bosco, dall’interno la vista verso Lugano, la sua conca e il paesaggio che ne definisce i contorni ai margini dello specchio del lago.
I flussi dei percorsi pedonali enfatizzano i pieni e i vuoti all’interno della costruzione, costeggiata da una parete verde verso l’adiacente parco del Guidino, che ne diventa la scenografia.

Il percorso termina a sbalzo su di uno specchio d’acqua proteso nel bosco che ospita la SPA a disposizione dei residenti. L’ambiente naturale che circonda l’intero complesso è in questo modo il fulcro di un sistema più esteso nel quale l’edificio acquisisce funzioni diverse anche sul piano percettivo.

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