Sperimentare nuove interazioni tra umani e robot per eseguire architetture dalle forme uniche e altrimenti impossibili: è l’obiettivo del progetto Arroyo Bridge, inizialmente sviluppato dagli studenti della USC School of Architecture di Los Angeles. Obiettivo del corso di progettazione e costruzione era di realizzare un ponte di 25 metri a campata unica, in modo da rispettare l’ambiente e relazionarsi con sensibilità al paesaggio naturale. La struttura trae ispirazione dall'architettura vascolare delle foglie e dai sistemi di ramificazione degli alberi.
Strumenti computazionali e tecniche di fabbricazione digitale hanno permesso l’ottimizzazione della struttura. La complessa geometria del ponte rendeva impossibile la sua costruzione con tecniche e metodi tradizionali. Il team ha pensato a un processo di realizzazione per parti, a distanza. All’Autodesk Technology Center di San Francisco è stato sviluppato un software specifico per istruire i bracci robotici a mantenere i pezzi in posizione e permettere la saldatura tra elementi, che invece è stata realizzata da esseri umani. In questo modo sono stati assemblate oltre 600 parti.