A Bruxelles riapre l’antica Gare Maritime, riprogettata da Neutelings Riedijk

Le immense navate della stazione, prodigio dell’architettura del ferro, diventano un interno urbano e ospitano oggi il più grande edificio di legno lamellare di tutta Europa.

La Rivoluzione Industriale del XIX secolo e i suoi lunghi strascichi hanno disseminato l’Europa d'immense architetture-contenitore. Dagli anni ’80 del secolo scorso si è attivato un processo di riconversione, che nei casi più fortunati ha conciliato il rispetto del loro valore patrimoniale con l’esplorazione delle loro potenzialità in termini di programma.

Celebrato e contestato, l’allestimento a museo della Gare d’Orsay di Parigi, completato nel 1986 da Gae Aulenti, è il capostipite di un’intera generazione di rifunzionalizzazioni. Lo è non solo sul piano cronologico, ma anche perché imposta fin da subito il tema fondamentale di questa genealogia di progetti: come valorizzare la monumentalità del vuoto, che di questi spazi è la qualità più impressionante, innestando al loro interno i solidi dei nuovi programmi?

Neutelings Riedijk Architects, Gare Maritime, Bruxelles, Belgio, 2020
Neutelings Riedijk Architects, Gare Maritime, Bruxelles, Belgio, 2020

Il recupero della Gare Maritime, nell'area di Tour & Taxis a Bruxelles, completato nel 2019 da Neutelings Riedijk Architects, in collaborazione con Bureau Bouwtechnie, è una risposta aggiornata e convincente a questo domanda, per almeno due ragioni.

Da un lato le tre navate centrali, sulle sette totali dell’enorme stazione merci, sono salvaguardate come gallerie infinite di 280 metri di lunghezza. Nelle due più basse i paesaggisti di OMGEVING progettano dieci giardini tematizzati, popolati di circa 100 alberi. Nelle quattro navate rimanenti gli spazi per uffici si dispongono all’interno di quello che è di fatto il più grande edificio interamente realizzato in legno lamellare di tutta Europa, scomposto in una molteplicità di volumi che si allineano e s’impilano, collegati da un sistema di passerelle e percorsi in quota.

I progettisti della Gare Maritime inquadrano la scelta del legno lamellare nell’ambito di un discorso più ampio sulla sostenibilità dell’edificio. È un racconto condivisibile, anche se non inedito. Più interessante, forse, è osservare come il mastodonte di acciaio, prodigio tecnologico ormai antico, accolga al suo interno un’architettura contemporanea decisamente più misurata, ma ugualmente d’avanguardia.

Neutelings Riedijk Architects, Gare Maritime, Bruxelles, Belgio, 2020. Foto © Sarah Blee
Neutelings Riedijk Architects, Gare Maritime, Bruxelles, Belgio, 2020. Foto © Sarah Blee
Progetto:
Gare Maritime
Programma:
Uffici, spazi retail, spazi per eventi
Luogo:
Bruxelles, Belgio
Progetto architettonico:
Neutelings Riedijk Architects, in collaborazione con Bureau Bouwtechniek
Team di progetto:
Michiel Riedijk, Willem Jan Neutelings, Dieter de Vos, Kenny Tang, Alejandro Mosquera Garcia, Alexey Boev, Anselmo Nižić, Frank Venhorst, Pietro Manara
Progetto di paesaggio:
OMGEVING
Committente:
Extensa Group
Superficie:
45.000 mq
Completamento:
2019

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