Un’apologia del complesso residenziale le ‘Lavatrici’ di Aldo Luigi Rizzo a Genova

Dopo l’annuncio di una possibile demolizione, la Fondazione dell’Ordine degli Architetti di Genova dedica una lezione online al complesso Pegli 3, completato nel 1989.

Nell’ambito della rassegna “Fragile”, titolo che caratterizza la proposta culturale del 2020 della Fondazione dell’Ordine degli Architetti di Genova, è stata presentata una nuova edizione del ciclo Genova ‘900 curato da Benedetto Besio. Dopo i sei appuntamenti realizzati nella primavera 2019, propone quest’anno tre conferenze monografiche online.

La prima lecture, di Jacopo Baccani, si è tenuta il 19 ottobre scorso era incentrata sul cosiddetto “Pianoforte”, edificio iconico della ricostruzione postbellica progettato da Robaldo Morozzo della Rocca sulle rovine di Villa Ollandini.

Ieri, invece, Antonio Lavarello ha curato l’intervento “Apologia delle Lavatrici”, in difesa del complesso residenziale di Pegli 3 progettato da Aldo Luigi Rizzo e destinato a diventare uno dei più controversi edifici genovesi della seconda metà del ‘900.

Infine, mercoledì 2 dicembre, la conferenza di Francesco Bacci punterà i fari sul Palazzo dello Sport della Fiera del Mare, emblema della modernità genovese e dell’espansione della città, che ha però prodotto un disilluso abbandono.

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Housing Complex by Aldo Luigi Rizzo, Genova, 1989 #archaicmag

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Conosciuto dai più come le “Lavatrici”, il complesso residenziale nel quartiere San Pietro di Genova è in realtà chiamato ufficialmente Pegli 3, il nome assegnato dal Piano di Zona. “Nome un po’ furbetto” afferma Lavarello “perché il quartiere viene costruito su una collina nel territorio di Pra’, ma il nome di Pegli viene usato per rivestire l’intervento della fama prestigiosa di Pegli”. Il progetto, infatti, firmato da Aldo Luigi Rizzo insieme al socio Aldo Pino – in collaborazione con Angelo Sibilla e Andrea Moro – faceva parte di un progetto urbano ben più ampio successivo alla legge 167 del 1962,  il quale imponeva ai comuni sopra i 50.000 di costruire edilizia economica popolare, piano che comprendeva oltre al quartiere di Pra’ e di Quarto, anche le dighe di Begato, progettate dall'architetto Piero Gambacciani, attualmente in corso di demolizione.

Senza intenzioni di attaccare o difendere il possibile smantellamento dell’intervento di Rizzo – annunciato la scorsa primavera durante lo slancio pre-elettorale del governatore Giovanni Toti – l’intervento dell’architetto Levarello ha la finalità di ripercorrere la genesi del progetto, con i suoi riferimenti e i suoi obiettivi, perché “a volte gli edifici ci possono raccontare le loro storie, e ciò che avrebbero voluto essere”.

Immagine di apertura: Aldo Luigi Rizzo, Pegli 3, Genova, Italia, 1980-89. Foto Antonio Lavarello

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