Il campus galleggiante di Tempelhof

Si chiude a Berlino la seconda stagione del progetto di Raumlabor, un “laboratorio flottante” in cui discutere e sperimentare nuove pratiche di utilizzo dello spazio pubblico.

Tutto è iniziato nel 2008 quando lo studio Raumlabor ha iniziato a lavorare su un progetto per discutere le sorti dell’aeroporto Tempelhof, che da poco era stato dismesso. Nello stesso periodo Raumlabor ha notato che anche il bacino di raccolta delle acque piovane dell’ex-aeroporto era stato abbandonato.  Questo spazio, posto a un livello inferiore rispetto a quello della strada e non facilmente accessibile, è rimasto per anni nascosto tra il quartiere di Neukölln e quello di Kreuzberg.

La presenza dell’acqua e le condizioni di abbandono hanno portato negli anni alla formazione di un paesaggio in cui vegetazione spontanea e animali coabitano ai margini di un contesto urbano sempre più denso e in rapida trasformazione. 

Photo coutesy: Lena Giovanazzi

Grazie a un progetto di collaborazione tra Raumlabor e numerosi partner – tra cui più di venti università europee, artisti ed esperti - dall’anno scorso quest’area è aperta al pubblico, come luogo per sperimentare forme di conoscenza interdisciplinare. La Floating University – primo nome del progetto e in fase di modifica – è nata come laboratorio per discutere le pratiche contemporanee di utilizzo dello spazio pubblico, attraverso attività educative, didattiche e performative. Attualmente la vecchia infrastruttura tecnica che componeva il bacino di raccolta delle acque dell’aeroporto si presenta come un campus composto da diversi padiglioni costruiti sull’acqua che, a fasi alterne, inonda l’area. Uno degli edifici è il modello in scala 1:1 del progetto Urban Forest di Atelier Bow–Wow in collaborazione con Kooperatives Labor Studierender, esposto nel 2015. Gli altri padiglioni sono collegati tra loro da passerelle sull’acqua e accolgono funzioni differenti, tra spazi per laboratori e auditorium.

Photo courtesy: Lena Giovanazzi

Questa estate il programma Climate Care curato da Rosario Talevi e Gilly Karjevsky, ospitato presso la Floating University,  ha discusso il tema del cambiamento climatico, indagando la dicotomia tra natura e ambiente urbano. Una serie di appuntamenti hanno messo in evidenza, attraverso laboratori e conferenze, la coesistenza tra forme di vita umane e animali e tra attività antropiche e vegetali all’interno della città contemporanea. Un tema emergente che riguarda un ampio dibattito su scenari futuri di integrazione e conservazione del patrimonio naturale all’interno dell’ambiente costruito.

Città:
Berlino
Indirizzo:
Am Flutgraben 3
Progetto:
Floating University

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