Casa Pangyo

Posizionando terrazze su più livelli, Jo Jinman Architects ha progettato una casa unifamiliare per otto persone di tre generazioni diverse, dando vita a confortevoli spazi privati interconnessi.

Jo Jinman Architects, Pangyo House, Seoul, Korea, 2015

Design e ceramica rinnovano un centro commerciale

FMG Fabbrica Marmi e l’architetto Paolo Gianfrancesco, dello studio THG Arkitektar, hanno realizzato il restyling del terzo piano del più grande centro commerciale di Reykjavik. La ceramica, elemento centrale del progetto, riveste pavimenti, pareti e arredi con soluzioni versatili e carattere distintivo.

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Progettata da Jo Jinman Architects, Casa Pangyo è una casa unifamiliare caratterizzata da terrazze su diversi livelli, progettata per una famiglia di otto persone appartenenti a tre generazioni diverse, posizionata in un quartiere residenziale a circa quindici minuti di distanza dal centro di Seoul.

Jo Jinman Architects, Pangyo House, Seoul, Corea, 2015 — Jo Jinman Architects, Casa Pangyo, Seoul, Corea del Sud, 2015

A partire da alcune restrizioni iniziali, come l’area di progetto di 12x12 metri, un piano regolatore particolarmente rigido e le molteplici richieste dei proprietari, la casa è una vera e propria città in miniatura. L’edificio si affaccia sulla strada sul lato sud-occidentale, mentre il restante perimetro è circondato da case adiacenti.

Dopo un’attenta analisi sul comportamento della luce durante l’anno e sulla composizione famigliare, gli architetti hanno proposto di costruire due grandi blocchi rivolti a Sud, con uno spazio vuoto al centro. Il programma funzionale dell’edificio si sviluppa attorno a quattro aree distinte: tre private – una per ogni generazione – e una condivisa. Gli spazi sono caratterizzati da altezze diverse e si integrano in un unico scenario attraverso il patio centrale.

Per offrire il maggiore comfort possibile le diciassette stanze della casa si affacciano su una serie di terrazze, compreso il patio al pian terreno: un potenziale scenografico che determina una relazione costante con l’esterno per tutto l’arco dell’anno.

Le cinque camere da letto sono in comunicazione diretta coi cortili e con gli spazi comuni, in una continuità visiva data da numerose aperture, anche verso l’interno. Lo sviluppo in altezza avviene tramite una gradinata atipica che diventa essa stessa spazio di sosta e di scambio, o zona lettura. Proprio come in molte piazze pubbliche, gli architetti hanno utilizzato piattaforme su più livelli per favorire gli incontri familiari o incentivare la crescita del verde domestico.

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