E così, su uno sfondo dai pregi così tremendamente sbiaditi, viene presentata – o piuttosto liquidata – la partecipazione britannica alla 13. Mostra Internazionale di Architettura di Venezia. Il titolo della mostra (Venice Takeaway. Ideas to Change British Architecture) è una premessa ingannevole. A prima vista è un concorso d'idee puro e semplice, pensato per riunire alcune delle innovazioni più brillanti, utili, pratiche e produttive di tutto il mondo, presentandole sotto l'egida dell'architettura britannica. Uno sforzo per incitare il decrepito mondo istituzionale ad avere qualche altra buona idea. Per fare del padiglione qualcosa di utile e di produttivo al di là dei muri di un edificio veneziano.


La proposta meglio accolta e più utile viene da DRMM, lo studio più istituzionale di tutto il gruppo, che propone di applicare il modello olandese delle soluzioni dinamiche alle aree più sottoutilizzate di Londra.




Commissario: Vicky Richardson
Curatori: Vanessa Norwood, Vicky Richardson
Progetto di allestimento: Born Design
Assistenti: Alastair Donald, Kendall Martin-Robbins
Comitato scientifico: Vicky Richardson, David Anderson, Ian Gilzean, Penny Lewis, Ciaran Mackel, Fred Scott, Brett Steele, Finn Williams


Time Space Existence: l'Architettura del Futuro a Venezia
Fino al 23 novembre 2025, Venezia è il centro del dibattito architettonico globale con "Time Space Existence". La mostra biennale, promossa dall'European Cultural Centre, presenta progetti da 52 paesi focalizzati su "Riparare, Rigenerare e Riutilizzare" per un futuro più sostenibile.