AllesWirdGut: guardare altrove, guardare dove

Con una mostra intellettuale e al tempo stesso divertente e suggestiva all'Architektur Galerie Berlin, i quattro architetti austriaci ci invitano a pensare agli spazi non costruiti, di solito ignorati dal discorso dell'architettura.

Berlino. In un monumentale ma sobrio edificio della Karl-Marx-Allee, uno dei luoghi più prestigiosi del quartiere berlinese di Mitte, l'Architektur Galerie Berlin è stata concepita fin dall'inizio come un luogo di dibattito per l'architettura contemporanea che intende andare oltre le prassi espositive più tradizionali. Per dodici anni, Ulrich Müller, fondatore e proprietario della galleria, si è concentrato sulla realizzazione di una serie di "mostre concettuali" che hanno analizzato la sfida dell'esporre l'architettura in uno spazio inevitabilmente limitato.

A detta dello stesso Müller ciò è stato possibile grazie ai 'minimatrimoni' celebrati con numerosi studi internazionali d'architettura, soprattutto in Germania, in Austria e in Svizzera. Questi studi si distinguono per l'estremo interesse del loro lavoro sia sotto l'aspetto pratico sia sotto quello concettuale: grazie allo stretto rapporto instaurato con ciascuno di essi Müller è stato in grado di commissionare una serie di pezzi imponendo che fossero concepiti specificamente per la sua galleria di Berlino e che avessero una forte impronta sperimentale. In poche parole il suo scopo ultimo è sempre stato presentare progetti portatori di un messaggio intellettuale che andasse al di là dei muri della galleria.

È difficile immaginare un esempio più perfetto, oltre che un risultato più felice, della strategia espositiva di Müller della mostra, da poco aperta, Weg Schauen dello studio viennese AllesWirdGut (16 marzo – 28 aprile 2012). AllesWirdGut – denominazione programmatica che si può tradurre con "Andrà tutto bene" – è formato da quattro architetti (Andreas Marth, Christian Waldner, Friedrich Passler e Herwig Spiegl) che si sono conosciuti negli anni Novanta alla Technische Universität di Vienna e si sono associati ufficialmente nel 1999.
<i>AllesWirdGut – Weg Schauen</i>, in mostra alla Architektur Galerie Berlin fino al 28 aprile 2012
AllesWirdGut – Weg Schauen, in mostra alla Architektur Galerie Berlin fino al 28 aprile 2012
Da allora, il gruppo ha partecipato a numerosi concorsi e ha lavorato a progetti di varie dimensioni e di varia natura: per citare solo alcuni dei più recenti AllesWirdGut ha realizzato il Centro della Protezione civile di San Candido/Innichen (2007), ha ristrutturato il teatro all'aperto del Römersteinbruch di St. Margarethen con un'affascinante serie di nuove strutture (2008), ha riprogettato l'area pedonale della Maria-Theresien-Strasse nel centro di Innsbruck (2009-2011) e ha eretto il più grande palazzo per uffici a basso consumo energetico d'Austria: il Niederösterreichhaus di Krems (insieme con lo studio Feld72, 2010). Ciascuno di questi progetti possiede un'identità propria, che rispecchia fortemente il rapporto irripetibile che unisce ogni edificio al suo contesto, cioè al sito e alla funzione; e tuttavia tutti i progetti di AllesWirdGut emanano lo stesso genere di energia positiva e di acuta intelligenza che si rifà all'ironico ottimismo della programmatica denominazione dello studio. Qualità che sono rappresentate nella loro forma migliore dalla solidità formale e dalla scintillante superficie degli edifici, sempre gradevoli e mai banali. Inoltre i progetti rivelano una generale predilezione per il rapporto che nasce tra i nuovi edifici e le aree aperte al pubblico che li circondano, cioè per il concetto di weg: "via", "percorso".
<i>AllesWirdGut – Weg Schauen</i>, in mostra alla Architektur Galerie Berlin fino al 28 aprile 2012
AllesWirdGut – Weg Schauen, in mostra alla Architektur Galerie Berlin fino al 28 aprile 2012
Il concetto di weg è precisamente il tema che il gruppo di AllesWirdGut ha scelto di analizzare in occasione della mostra per la galleria berlinese di Ulrich Müller. Il titolo dell'allestimento, Weg Schauen, è un gioco di parole rivelatore che significa sia "guardare altrove" sia "guardare dove" si sta andando. Indubbiamente, concentrandosi sulla sequenza spaziale che fa da connessione tra gli edifici invece che sugli edifici stessi, AllesWirdGut ci invita a pensare agli spazi (non costruiti) che di solito vengono ignorati dal discorso dell'architettura. Secondo i quattro architetti la coesistenza di spazi costruiti e non costruiti, cioè l'alternanza di esterni e di interni, dà luogo a una possente narrazione teatrale che amano definire una Raum-Partitur (una "partitura spaziale"), di cui vogliono farci diventare più consci. A questo scopo ci pongono di fronte a due dei loro progetti in cui il concetto di "percorso" ha un ruolo di primo piano, tanto da poter considerare quei progetti delle "partiture spaziali aperte". Il primo progetto riguarda il già citato Niederösterreichhaus di Krems, realizzato nel 2010, mentre il secondo è stato concepito più recentemente per la nuova sede della Wimmer Media di Linz, ma non ha vinto il concorso.
Tutti i progetti di AllesWirdGut emanano lo stesso genere di energia positiva e di acuta intelligenza che si rifà all'ironico ottimismo della programmatica denominazione dello studio
<i>AllesWirdGut – Weg Schauen</i>, in mostra alla Architektur Galerie Berlin fino al 28 aprile 2012
AllesWirdGut – Weg Schauen, in mostra alla Architektur Galerie Berlin fino al 28 aprile 2012
Ciascun progetto viene presentato con l'aiuto di tre modelli architettonici realizzati in Staron, materiale lievemente translucido e gradevolmente liscio prodotto dalla Samsung. Il primo modello rappresenta la dimensione 'positiva' del progetto, cioè a sua struttura architettonica, ossia le sue parti costruite. Il secondo modello raffigura la dimensione 'negativa' del progetto, cioè la sequenza dei suoi percorsi, ossia le sue parti non costruite: in questo modello il concetto di 'percorso' si trasforma in una sequenza serpeggiante di forme tangibili collocate sopra sottili tondini di ferro, come se i percorsi del sito galleggiassero nell'aria e il sito stesso non esistesse. Gli stesi temi del 'positivo' e del 'negativo', come quello dell'isolamento del percorso dal suo contesto, ritornano nei diagrammi in bianco e nero che decorano le pareti della galleria affollandole di misteriosi geroglifici. È il tocco finale di una mostra che si può considerare un gioco intellettuale al tempo stesso divertente e suggestivo, e comunque enigmatico.
<i>AllesWirdGut – Weg Schauen</i>, in mostra alla Architektur Galerie Berlin fino al 28 aprile 2012
AllesWirdGut – Weg Schauen, in mostra alla Architektur Galerie Berlin fino al 28 aprile 2012
<i>AllesWirdGut – Weg Schauen</i>, in mostra alla Architektur Galerie Berlin fino al 28 aprile 2012
AllesWirdGut – Weg Schauen, in mostra alla Architektur Galerie Berlin fino al 28 aprile 2012
<i>AllesWirdGut – Weg Schauen</i>, in mostra alla Architektur Galerie Berlin fino al 28 aprile 2012
AllesWirdGut – Weg Schauen, in mostra alla Architektur Galerie Berlin fino al 28 aprile 2012
<i>AllesWirdGut – Weg Schauen</i>, in mostra alla Architektur Galerie Berlin fino al 28 aprile 2012
AllesWirdGut – Weg Schauen, in mostra alla Architektur Galerie Berlin fino al 28 aprile 2012

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