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Future Systems a Modena

Modena sembra ritrovare il coraggio di città aperta all'architettura contemporanea, dopo la saga postmoderna che in anni recenti ha visto Frank Gehry rinunciare qui a un suo lieve intervento, causa le polemiche scatenategli contro dai conservatori ad oltranza. Testo di Stefano Casciani

Vincitore del Concorso per il Museo Casa Natale Enzo Ferrari e un nuovo Museo Maserati, è risultato lo studio londinese di Jan Kaplicky e Amanda Levete, con un progetto che si preannuncia come possibile nuovo landmark destinato ad attrarre visitatori da tutto il mondo. Senza rinunciare alla vena futuribile e organica della sua poetica architettonica, Future Systems ha cercato di valorizzare il contesto suburbano in cui si collocheranno i due musei, proponendo per Maserati un edificio che, pur formalmente vistoso, "emerge" dal terreno più che erigersi su di esso: la casa dove è nato e cresciuto il creatore del più famoso mito sportivo del mondo viene invece conservata integra, con un semplice allestimento didattico al suo interno.

Intensa la discussione nella giuria, che era formata da Pierluigi Cerri (in qualità di Presidente), Stefano Casciani (Domus), Piero Ferrari (gruppo Ferrari Maserati), il sindaco di Modena Giorgio Pighi, Mauro Tedeschini (Presidente della Fondazione Casa Natale Enzo Ferrari e Direttore di Quattroruote), Sergio Pininfarina, Antonio Ghini (in rappresentanza di Luca Cordero di Montezemolo per il gruppo Ferrari - Maserati), Pio Baldi (Direttore della DARC al Ministero dei Beni culturali), Giorgio Boni (Fondazione Cassa di Risparmio di Modena).

I progetti concorrenti, tutti di alto livello, rappresentavano in qualche modo l'ampio spettro delle posizioni che oggi convivono in architettura: dalla spettacolarità della gabbia di vetro scenograficamente allestita da François Confino all'illusionismo dell'edificio urbano proposto da Cino Zucchi, dal garbato minimalismo a colori di Sauerbruch e Hutton al bolidismo del "gran transparent" ideato da Massimo Iosa Ghini. Tirato fine al limite della sperimentazione il progetto di Mario Cucinella, che ha immaginato una grande copertura in cristallo, sotto la quale Casa Ferrari e Museo Maserati sarebbero state le attrazioni di un parco tematico dall'idillico microclima. Aldo Cibic ha proposto una metafora tecnologico/agreste, inserendo un vero vigneto negli spazi tra i due Musei; Mathias Klotz ha immaginato un piccolo complesso di edifici neomodernisti, segnato da una grande rampa percorribile sotto cui veniva posizionata l'esposizione delle Maserati storiche.

Chi lo vorrà potrà comunque approfondire la conoscenza dei progetti nelle esposizioni che si terranno al Bit di Milano, dove sarà mostrato il vincitore (dal 12 al 15 febbraio), e a Palazzo Santa Margherita a Modena (dal 18 febbraio all'8 marzo) dove saranno presentati i lavori di tutti i partecipanti. Stefano Casciani

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