Un nuovo segno urbano

Lo skyline di Londra rivoluzionato dalla nuova torre per la Swiss Re disegnata da Norman Foster. Fotografia di Richard Bryant/Arcaid.

La nuova torre che Norman Foster ha progettato per la Swiss Re nel cuore del quartiere finanziario di Londra, ormai prossima al completamento, costituisce una svolta nell’approccio all’architettura verticale della City.

Per quasi trent’anni si è dato per scontato che il grattacielo rappresentasse un’inopportuna intrusione nello skyline cittadino, che avrebbe intaccato le peculiari qualità di Londra: Swiss Re, il primo di una serie di edifici sempre più alti ad aver ottenuto la concessione edilizia, ha messo fine a una simile idea. La torre sorge sul sito già occupato dal Baltic Exchange, un palazzo vittoriano demolito dopo essere stato danneggiato da una bomba dell’IRA.

Piuttosto che all’apparentemente simile ma concettualmente diversa Agbar Tower di Barcellona disegnata da Jean Nouvel, Foster riconduce la sua struttura ai primi esperimenti da lui effettuati insieme a Buckminster Fuller: e parla di un progetto che mira a ottenere il massimo effetto col minimo delle risorse. La struttura, una gabbia metallica a maglie triangolari inguainate da due strati di vetro, è solida ed economica; mentre la pianta circolare, con atri a spirale tagliati attraverso piani diversi, è disegnata per minimizzare l’uso di energia riducendo il consumo d’aria condizionata.

È però la forma conica a rappresentare la sua vera peculiarità. Essa interviene sulla serie di parallelepipedi che la circondano, inserendo un’inconfondibile nuova componente. La torre ha inoltre una peculiare presenza al pianterreno, e un’altra, del tutto diversa, ai piani alti: dove gli occupanti non dispongono solo di una vista spettacolare ma possono vedere anche chi abita gli edifici circostanti.

La cima è una cupola priva di sostegni, dotata di quella che l’architetto ha definito “una vista da alta montagna”. Un luogo che non ospita, come sarebbe lecito aspettarsi, gli uffici del megadirettore generale: bensì una sala da pranzo, da dividere con gli altri inquilini dell’edificio.
Si struttura su una gabbia in elementi d’acciaio romboidali, che le imprimono uno slancio aerodinamico
Si struttura su una gabbia in elementi d’acciaio romboidali, che le imprimono uno slancio aerodinamico

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