In vino vanitas

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Tra le architetture contemporanee più affascinanti, spiccano le tante cantine d'autore, luoghi simbolo di una terra capace di reinterpretare al presente i contenuti della tradizione

L’integrazione fra costruito e natura, nel segno di una moderna spinta all’innovazione, trova il suo apice nelle suggestive cantine d’autore sparse fra il Chianti, il Valdarno aretino, Montalcino e la costa tirrenica, testimonianza di un mondo che, legando il proprio nome ai grandi dell’architettura, ha saputo inverare una tradizione secolare nella forma di un eterno presente.

Nel cuore del Chianti Classico, tra Firenze e Siena, la Cantina Antinori, progettata da Archea Associati e completata nel 2012, evidenzia nella fusione simbiotica con l’ambiente la radicata vocazione alla terra: un’incisione nella collina che dissimula l’edificio, la cui copertura coincide con un nuovo piano di campagna coltivato a vigneto; due tagli orizzontali lungo le curve di livello lasciano filtrare la luce, svelando l’interno ipogeo, strutturato in funzione del percorso discendente (per gravità) delle uve, dall’arrivo, ai tini di fermentazione fino alla barriccaia interrata. Integrato nel percorso di vista, uno spazio museale ospita, fra gli, i lavori site-specific dell’Antinori Art project, programma di commissioni annuali che proprio dal 2012 coinvolge artisti del calibro di Yona Friedman, Tomàs Saraceno e Stefano Arienti.
“Un lembo di terra è stato sollevato per aprire una sottile e longilinea fessura nel declivio naturale del terreno”. È, nelle parole dell’architetto Piero Sartogo, la Tenuta Ammiraglia progettata a Magliano proprio da Sartogo assieme Nathalie Grenon e Maurizio Pappalardo per i Marchesi de Frescobaldi (2008), una grande ala di gabbiano, completamente aperta e a minimo impatto ambientale. L’andamento curvilineo, che si sviluppa longitudinalmente per oltre 100 metri, asseconda le linee fluide della cornice naturale.
Pensato per evidenziare “la misura, la bellezza e la profondità del paesaggio”, anche il progetto di Mario Botta per Cantina Petra, completata nel 2003 a Suvereto: un fronte unico scavato nella collina, rivestito in pietra rossa di Prun, intersecato al centro da un cilindro sezionato con un piano inclinato e due lunghi corpi porticati laterali. Cangiante nella superficie al variare della luce solare, il ‘totem’ cilindrico accoglie l’area di pigiatura e la centrale tecnologica al primo piano, la barricaia, le zone per l’invecchiamento, la vinificazione, l’imbottigliamento e l’imballaggio al piano terra. Una lunga galleria penetra nella montagna culminando nello spazio degustazione.
È di Renzo Piano Building Workshop il progetto di Rocca Frassinello, a Gavorrano, in provincia di Grosseto. Inaugurata nel 2007, è una terrazza di oltre 5mila metri quadrati rivestita di cotto. Un padiglione in vetro con profili in acciaio satinato e una torre cattura luce che svetta sull’edificio, compongono la struttura, essenziale e leggera nelle forme, funzionale al processo di vinificazione, che sfrutta la gravità. Attraverso la torre i raggi solari filtrano illuminando la barricaia scavata a una profondità di 50 metri, una sorta di arena quadrangolare occupata da 2.500 barrique di rovere disposte a gradoni concentrici e discendenti.
Del 2016, infine, il progetto di And Studio per la Cantina Podere La Chiesa, a Terricciola, nelle campagne pisane. Dislocata sulla parte di pendio più dolce, a ridosso dei vigneti, gode di una prospettiva privilegiata sul paesaggio, diventandone al contempo il punto focale. L’architettura si caratterizza per l’utilizzo del cemento pigmentato con toni scuri tendenti al marrone, in riferimento al colore della terra e del mosto. Se la barricaia ricalca la sacralità di una chiesa, la tinaia rimanda alla laboriosità di un sito produttivo. I grandi fori circolari delle facciate riproducono la forma dei grappoli d’uva, amplificando la stretta relazione con il paesaggio: ogni cerchio è una cornice pensata per intercettare le prospettive verso l’esterno e permettere al sole di irradiare gli interni, generando suggestivi giochi di luce. Vino e architettura, tandem fecondo in questa terra che sa declinare al futuro l’eredità del passato e reinterpretare al presente i contenuti della tradizione.

Website: visittuscany.com

Immagine di apertura: il fronte principale della Rocca di Frassinello, la cantina disegnata da RPBW a Gavorrano (GR) e completata nel 2007 (Photo RPBW) 

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