Premio Aurea. Vince l’architettura green

Il Premio Aurea, con la sua cadenza biennale, si configura nel panorama progettuale italiano come un sismografo attendibile per misurare le oscillazioni del pensiero architettonico che sceglie di confrontarsi con l’implacabile rigore dei sistemi in PVC Schüco. Un concorso che si trasforma in una verifica sul campo di quella ineludibile equazione che lega l'eccellenza del progetto al dovere di sostenibilità e all'ossessione per il benessere dell'abitare.

La seconda edizione ha trovato il suo naturale, e non casuale, epicentro morale a La Lanterna di Roma, una scenografia autorevole per sancire la primazia di una visione lucida sul futuro costruito, una visione di cui si fa portavoce Elena Zagatti, Direttore Marketing e Comunicazione Schüco PWS Italia, che scandisce il perimetro del dibattito: “Premio Aurea valorizza una nuova visione dell’edilizia: green, contemporanea, centrata sul comfort e sul risparmio energetico. Un omaggio ai progettisti che condividono i nostri valori e favoriscono, con le proprie scelte, la transizione ecologica del settore. La sfida cruciale che ci accomuna è il raggiungimento della neutralità climatica nel comparto delle costruzioni, un obiettivo ambizioso a cui l’azienda contribuisce con soluzioni concrete e innovative”.

Il vertice del podio è stato raggiunto dall'architetto Maria Carmela Perri (Maria Carmela Perri Architetto) grazie al progetto Casa GB a Quattromiglia (CS), una sintesi realizzata in sinergia con il Partner PVC Schüco Metal Pollino di Gianluca Laitano. La Perri è stata acclamata per la sua abilità nel tessere una trama in cui i quattro assi cartesiani della filosofia Schüco – sostenibilità, design, illuminazione e innovazione – diventano materia vibrante. L’architetto Perri ha dimostrato di saper trascendere il concetto di manufatto inerte, interpretando la casa come un vero e proprio organismo in continua risonanza, capace di annullare la separazione tra interior ed exterior, generando una fluida continuità abitativa con il giardino e il paesaggio circostante.

L’uso della luce come strumento narrativo primario, reso possibile da sporgenze audaci e ampie vetrate, eleva lo spazio a una dimensione di alta vivibilità e qualità intrinseca, dove gli infissi in PVC Schüco si sottraggono alla loro natura di componenti tecnici per trasformarsi in veri e propri elementi di composizione, amplificando il dialogo visivo con l’ambiente e, nel contempo, sigillando l’efficienza energetica. L'efficacia espressiva di Casa GB risiede in un'architettura che trae linfa dalla matrice mediterranea, ma la rielabora in una contemporaneità raffinata, unita a scelte materiche etiche e soluzioni a energia rinnovabile: un esempio virtuoso di come si possa abitare un contesto urbano denso con misura e consapevolezza.

La selezione, guidata da un panel di alto lignaggio e dalla community Aurea (www.premioaurea.it), ha visto emergere anche l’architetto Omar Simonini (Careddu Simonini Architetti) con Casa D&P e l’architetto Paolo Capece (Paolo Capece Studio) con 10 paesaggi, entrambi in partnership con Klass Serramenti. Una direzione strategica per le edizioni future è stata segnata dall'istituzione del Premio Schüco PWS Italia architettura pubblica, un riconoscimento cruciale per quegli interventi che generano un beneficio tangibile per la collettività. Il primo vincitore di questa categoria è l'architetto Federico Florena (tiarstudio), con il Partner PVC Schüco F.lli Ramaccioni, per la ricostruzione delle Scuole Carracci a Bologna: un centro nevralgico che ha stupito per la capacità di integrare servizi aperti alla città, estendendo l'uso degli spazi oltre la rigidità dell'orario scolastico e restituendo un luogo di formazione luminoso, accogliente e profondamente umano.

L'evento ha riunito figure chiave del panorama architettonico e del design, in un necessario confronto interdisciplinare. Stefano Boeri, keynote speaker e autore del trofeo, una meridiana stilizzata in travertino che misura il tempo, reagisce alla luce e rappresenta l’intelligenza dell’uomo nel dialogo con la natura, ha posto al centro del suo discorso il dovere etico della decarbonizzazione, l'architettura verde e la forestazione urbana, con l'iconico Bosco Verticale come case history vivente. Di altrettanto rilievo è stato l'intervento di Piero Lissoni (Lissoni & Partners) sulla “filosofia dell’errore”, una tesi affascinante che suggerisce come le imperfezioni possano integrarsi nella formula alchemica della creazione architettonica, trasformandosi in un inatteso valore aggiunto.

Elena Salmistraro (Elena Salmistraro Design Studio), designer di respiro internazionale, ha esplorato il ruolo fondativo del colore: “Il colore non è solo superficie: è struttura, memoria, emozione. In ‘La forma del colore’ racconto il mio approccio progettuale attraverso una lente cromatica, che diventa architettura invisibile, elemento che dà ritmo, volume e carattere agli oggetti. Nel mio lavoro si comporta come una materia viva, in grado di trasformare una forma, accentuarne i pieni e i vuoti, definire gerarchie visive o ribaltarle. È spesso il primo elemento che guida l’intuizione creativa, ma anche l’ultimo dettaglio che sigilla il senso complessivo del progetto”.

Infine, Stefano Piraccini e Margherita Potente (studio Piraccini+Potente Architettura) hanno allineato i risultati della loro ricerca sull'architettura sostenibile ai valori di Schüco PWS Italia, condividendo le strategie per azzerare le emissioni e ridurre i consumi energetici senza mai rinunciare a composizioni in grado di emozionare e comunicare bellezza: un valore che, al pari della tutela ambientale, resiste al tempo e ne accresce il significato.

Il Premio Aurea si trasforma nella prova inconfutabile della dedizione di Schüco PWS Italia (Divisione italiana del gruppo Schüco, leader mondiale nel settore delle soluzioni per finestre, porte e facciate) a un’innovazione responsabile, affermando l'azienda come un benchmark nazionale per l'edilizia e l'architettura green.