Con ECLISSE 40 Collection, la soglia diventa architettura

È tipico pensare che la progettazione d’interni riguardi solo mobili, finiture e colori, dimenticando che anche i dettagli più piccoli – assai meno spettacolari, almeno in apparenza – possono trasformarsi in opportunità compositive. Una porta, ad esempio, non è solo un vano da attraversare, ma un elemento in dialogo con la parete circostante. E tra i componenti della porta, il telaio è spesso relegato a un ruolo puramente funzionale, invisibile. Eppure, se progettato con cura, può diventare un segno distintivo, una cesura progettuale che valorizza lo spazio in modo sottilmente espressivo.

La ECLISSE 40 Collection nasce proprio da questa riflessione: trasformare il telaio da elemento nascosto in protagonista architettonico. Con il design di Francesco Valentini e Lorenzo Ponzelli, l’azienda veneta Eclisse – nota per i suoi sistemi di controtelai per porte scorrevoli a scomparsa e sistemi filo muro – interpreta qui il telaio come soglia da enfatizzare, non semplicemente da occultare, e lo fa con una leggera inclinazione della parete che amplifica la penetrazione della luce. 

Il telaio ECLISSE 40 introduce una cornice inclinata di 40 gradi e la porta diventa un elemento narrativo: da una parte il telaio emerge con un taglio netto che invita a passare; dall’altra l’anta può restare discreta, pigmentata o rivestita come la parete stessa, fondendosi in continuità visiva. Il sistema è disponibile in finiture bronzee, in bianco o in versione grezza primer da pitturare, ed è compatibile sia con pareti in muratura che in cartongesso. La gamma comprende porte a battente — a una o due ante, a spingere o a tirare — perfino con l’opzione filo soffitto, per massimizzare l’integrazione visiva. Il telaio può essere abbinato a battiscopa filomuro o inclinato, stabilendo una continuità assoluta delle superfici. Le ante, in legno o vetro, spaziano da finiture opache laccate a essenze naturali, e possono essere abbinate alla maniglia 40+uno che riprende ergonomicamente l’inclinazione del telaio.

La collezione riflette dunque una filosofia in cui il segno racconta la porta e il telaio aggiunge valore senza aumentare la materia, anzi, togliendola. Il profilo diventa una sottilissima cesura che protegge gli angoli, incornicia l’anta e restituisce tridimensionalità al muro: un dettaglio che parla al progetto.