In un momento storico in cui la sostenibilità non è più un valore aggiunto ma una necessità progettuale, Fidia Living emerge come un racconto di coerenza estetica e rigore etico. La nuova linea living firmata da Nicola Gallizia per Vaselli si inserisce nella collezione Fidia, già presentata al pubblico con la Vasca Scomponibile durante lo scorso Fuorisalone. I nuovi tavoli da soggiorno, proposti in diverse misure e altezze, celebrano la materia prima attraverso un processo di recupero e valorizzazione degli scarti di marmo, selezionati con attenzione dal designer per restituire dignità e forma a ciò che rischiava l’oblio.

Gli scarti di lavorazione, frammenti marginali di una produzione centrata su grandi blocchi lapidei, vengono reintrodotti nel ciclo produttivo per assumere una nuova funzione. Niente più sottoprodotti o materiali secondari, ma elementi portanti di un’estetica che nasce dal taglio, dall’assemblaggio, dalla composizione. Le gambe dei tavoli trasformano una memoria formale in struttura viva, articolata in combinazioni che oscillano tra serialità e unicità.

Nicola Gallizia

Fidia Living lavora su una grammatica modulare, che permette a ogni oggetto di assumere un’identità aperta, mutevole. I volumi si accostano e si articolano come in un paesaggio, suggerendo relazioni, contrasti, variazioni ritmiche. Marmo, pietra, legni o altri materiali – quando presenti – non competono, ma si incontrano in un equilibrio inatteso. È un approccio che rifiuta l’idea di prodotto finito in favore di una logica progettuale più simile alla scultura, in cui la forma è il risultato di un processo di ascolto della materia.

“La collezione nasce dal fascino dell’opera incompiuta”, spiega Gallizia. “Trasformare ciò che resta in punto di partenza, far emergere un ordine possibile nel caos apparente”. In questa visione, Fidia Living diventa un manifesto della bellezza recuperata, non solo in senso materico ma anche simbolico: una riflessione sulla possibilità di rigenerare, ricostruire, ricomporre. Vaselli consolida così la propria traiettoria nel mondo del living, dove la forza espressiva della materia trova una nuova centralità.