Che si tratti di edifici multipiano o di villette a schiera, uno degli aspetti principali della progettazione contemporanea è ridurre al minimo il consumo energetico e le emissioni di carbonio, puntando sull’utilizzo di fonti di energia rinnovabile per gli impianti. Ma la sola installazione di pannelli solari su tetti e facciate non basta a contrastare le emissioni di CO2 e rendere l’edificio “sostenibile”, perciò è necessario, in fase di progettazione, porre l’attenzione a una serie di altri aspetti, tra cui soluzioni formali e materiche, che possano ottimizzare sensibilmente il risultato finale, e garantire l’ottenimento della classificazione NZEB (Nearly Zero Energy Building).
Una malta termica e biofilica per le isole Baleari
Il progetto di social housing ideato dagli studi Joan Fortuny e Alventosa Morell Arquitectes, nelle isole Baleari, ha sfruttato le caratteristiche della malta termica e biofilica Diathonite Thermactive.037 prodotta da Diasen.
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Realizzato per l’IBAVI (Institut Balear de l’Habitatge), un’agenzia pubblica dedicata alla promozione e gestione delle politiche abitative nelle isole Baleari, il progetto di social housing ideato dagli studi Joan Fortuny e Alventosa Morell Arquitectes a Inca, in Spagna, ha sfruttato le caratteristiche della malta termica e biofilica Diathonite Thermactive.037, prodotta da Diasen. Questa particolare malta, con la sua struttura macro porosa, risulta più leggera rispetto all’intonaco tradizionale oltre a garantire ottime prestazioni in termini di isolamento e assorbimento di umidità in eccesso, un aspetto molto importante per l’area mediterranea in cui è collocato il progetto, che potrebbe essere altrimenti soggetto alla formazione di muffe.
Applicata su facciate e balconi con uno spessore medio di 4 cm, garantisce comfort termico tutto l’anno, per la capacità di aiutare la protezione dell’ambiente interno da freddo e caldo eccessivi.
La messa in posa è tipica di questi sistemi, con un primer – in questo caso Aquabond – necessario per migliorare l’adesione, e una rete di rinforzo per garantire la stabilità strutturale.
Tra le caratteristiche del materiale c’è l’elevata resistenza a compressione, in grado di conferire alla parete maggior consistenza e stabilità, per un edificio sviluppato su 3 piani che contiene 54 appartamenti, 18 per ogni piano.
Al termine dei lavori, il progetto è stato premiato diverse volte, come il Gold Winner per l’architettura di complessi plurifamiliari assegnato da Architecture & Design Community, e i riconoscimenti del 4 Future Awards canadese e il Gran Premio d’Architettura ai Paris Design Awards 2024.