Orizzonte sostenibilità

In un periodo di crisi climatica come quello in cui viviamo, non ci sono risposte definitive né una sola strada da intraprendere per rendere l’architettura meno impattante. Abbiamo però un dato da cui partire: l’industria delle costruzioni rappresenta il 38% delle emissioni di C02 prodotte globalmente. Ridurre i consumi energetici e gli scarti di produzione, cambiare la percezione del nostro rapporto con l’ambiente, rendere le città più verdi, guardare al benessere fisico e mentale delle persone. Questi sono solo alcuni dei temi indagati da progettisti e aziende che vogliono provare a rendere l’architettura più compatibile con l’ambiente. L’impegno della divisione italiana di Schüco PVC verso la sostenibilità è multiforme e abbraccia un orizzonte di possibilità largo e complesso. Da una parte c’è l’impegno quotidiano verso una produzione che riduca al minimo il proprio impatto sull’ambiente: il PVC di Schüco è una mescola composta principalmente da sale ed è riciclabile fino a 7 volte. Ogni infisso in PVC dell’azienda può contenere sino al 50% di materiale riciclato post consumo. Durante il ciclo d vita di una finestra in PVC, al pari di una in alluminio con le stesse caratteristiche, si risparmiano 600 kg di emissioni di CO2.

Altra componente importante dell’azione di Schüco PWS Italia è l’istituzione del Premio Aurea, dedicato ad architetti e designer. Attraverso questa manifestazione, l’azienda, e una giuria formata da noti esponenti del mondo dell’architettura, colleziona ed esamina le migliori pratiche progettuali presenti nel territorio italiano, mettendo in luce i talenti del settore e promuovendo un dibattito sempre più urgente. La selezione dei migliori progetti si basa su quattro criteri essenziali: sostenibilità, design, illuminazione e innovazione, valori che riflettono la filosofia di Schüco PWS Italia. Elena Zagatti, direttore del marketing e della comunicazione e ideatrice del premio: “L’iniziativa è nata alcuni anni fa e non è stato né semplice né immediato coinvolgere i professionisti. Per molto tempo, infatti, ci sono state delle resistenze e dei retaggi culturali verso il PVC che ne penalizzavano l’utilizzo perché considerato un materiale non nobile quanto il legno e l’alluminio. A oggi possiamo affermare che la rotta è invertita: il prodotto è sempre più apprezzato a livello estetico e stilistico grazie alla sua duttilità progettuale, alle performance energetiche che garantisce e alla sua riciclabilità”.