“Solar Flower” – l’elemento chiave del Padiglione – è un triplo cubo di specchi dalla superficie sfaccettata, installato su un gambo di metallo curvo che raggiunge la parte superiore del cubo di vetro trasparente. Un sistema di specchi installato su ogni angolo del cubo di vetro segue il movimento del sole durante la giornata e ne riflettere i raggi su un cubo rotante creando una miriade di luci che girano intorno a tutto lo spazio.

Sfruttando la trasparenza del padiglione, l’effetto si proietterà sulle pareti interne e nel paesaggio esterno. L’installazione sarà dotata di batterie solari in modo da immagazzinare energia per le ore notturne.

La trasparenza dell’edificio e il gioco di riflessi invitano il pubblico a porre l’attenzione sui problemi sociali globali come il patrimonio ambientale, l’apertura e l’uguaglianza.

Le riflessioni  dei raggi creano un cambio di paradigma: è il momento di ripensare l’uso delle energie convenzionali e di concentrarsi su quelle pulite, preservando le risorse naturali ed eliminando i monopoli energetici. Il progetto contiene anche un riferimento mitologico a Prometeo, che rubò il potere del fuoco agli dei per offrirlo agli uomini, portanto luce e intelligenza.

Il lungo corridoio protetto dagli alberi che attraversa il cubo di vetro è un riferimento alla natura, e invita il pubblico a scoprire l’allevamento e l’agricoltura tradizionali moldavi e i prodotti enogastronomici.

Entrando la prima cosa che cosa il pubblico incontra è un planetario speciale – una serie di dodici costellazioni al neon su plastica nera che, secondo Pavel Braila, “possono essere viste solo dalla Moldavia”. Le costellazioni della Sposa, dell’Aratore, dell’Uva, del Formaggio, della Cicogna e degli Squali, che un tempo guidavano chi navigava per mare alla scoperta di nuove terre, qui guidano il pubblico a scoprire un paese di cui molto non hanno mai sentito parlare.