Sarotis Project

Combinando morbide protesi interattive con sistemi di visione 3D, lo spazio può essere percepito attraverso la robotica da indossare, dando vita a numerose applicazioni tra cui l’assistenza ai ciechi. L’ultimo progetto di Interactive Architecture Lab anticipa il possibile futuro dei nostri corpi.

L’Interactive Architetture Lab della Bartlett School of Architecture (UCL, Londra) ha pubblicato Sarotis, il suo ultimo progetto in cui sviluppa una serie di morbide protesi robotiche, unite a sistemi di visione 3D per creare un nuovo sistema di rilevamento dello spazio attraverso la percezione corporea. Le possibili applicazioni comprendono l’assistenza ai ciechi o agli ipovedenti, e fornire un feedback tattile negli ambienti virtuali.
Sarotis Project, Interactive Architecture Lab, Bartlett School of Architecture, Londra, 2016
Sarotis Project, Interactive Architecture Lab, Bartlett School of Architecture, Londra, 2016
Nel 2016, è entrata nel mercato una gamma di dispositivi mobili con telecamere 3D integrate, in grado di percepire la profondità e di rilevare gli oggetti circostanti. Se le tecnologie di visione 3D avranno lo stesso successo dei predecessori 2D, si prevede che il 70% della popolazione mondiale sarà in grado di acquisire, memorizzare e analizzare i propri ambienti.
Progetto Sarotis, Interactive Architecture Lab, Bartlett School of Architecture, Londra, 2016
Progetto Sarotis, Interactive Architecture Lab, Bartlett School of Architecture, Londra, 2016
Guidato dalle designer Ava Aghakouchak e Maria Paneta, il progetto è iniziato con il quesito su come le tecnologie 3D avrebbero cambiato il nostro modo di vedere e interagire con il mondo circostante. Per rispondere a questo interrogativo che ormai supera l’era della telefonia, il team ha esaminato le future tecnologie ‘indossabili’, in cui sistemi di visione avanzati e di tecnologia sensoriale verranno collegati direttamente al nostro corpo attraverso interfacce ‘soft’. 
Progetto Sarotis, Interactive Architecture Lab, Bartlett School of Architecture, Londra, 2016
Progetto Sarotis, Interactive Architecture Lab, Bartlett School of Architecture, Londra, 2016
Per prima cosa è stata progettata una protesi sperimentale per studiare la consapevolezza spaziale delle persone, da aumentare in tempo reale attraverso le tecnologie di scansione 3D, con un sistema di rigonfiamenti e sgonfiamenti dei dispositivi indossabili. Il progetto osserva in maniera critica come le interfacce fluide in idrogel sfumino la distinzione tra la nostra fisiologia e quella delle macchine applicate ai nostri corpi.

Sodales purus vel vero possimus temporibus venenatis

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