20 occhiali da sole che hanno fatto la storia del design e della cultura pop

Icone senza tempo, intuizioni di design e maschere velleitarie, gli occhiali da sole sono un accessorio tanto utile quanto provocatorio che ci portiamo appresso da duemila anni. Ne ripercorriamo l’evoluzione.

“C’è chi si mette degli occhiali da sole per avere più carisma e sintomatico mistero”, cantava Franco Battiato nella sua Bandiera Bianca. D’altronde, gli occhiali da sole sono stati capaci di trascendere la loro originaria funzione diventando all’occorrenza accessorio alla moda, maschera enigmatica e più generalmente icone pop atemporali.  

Le loro origini addirittura anticipano gli occhiali da vista. E, a dispetto di cosa si possa pensare, non furono creati per proteggersi dal sole. Furono gli Inuit, oltre 2.000 anni fa, a concepire i primissimi esemplari utilizzando l’avorio intagliato, con lo scopo di difendere gli occhi dalle tempeste di neve. 

Se all’imperatore Nerone piaceva assistere agli incontri tra gladiatori dietro due pietre preziose, i giudici cinesi del dodicesimo secolo presenziavano i processi indossando dei quarzi sugli occhi, così da non fare trasparire le loro emozioni – un approccio all’occhiale da sole in realtà sorprendentemente contemporaneo.  

È solamente nell’Inghilterra del 1800 che gli occhiali da sole iniziarono ad acquisire una forma simile a quella oggi conosciuta, tondeggiante come quella tanto amata da John Lennon. Il loro scopo? Filtrare la luce per i pazienti afflitti da sifilide, i cui occhi erano altrimenti troppo sensibili alla luce. Ancora una volta, è però l’America a glamourizzare il tutto. Se le star dell’età d’oro della Hollywood Babilonia dei '30 li indossavamo sul set per proteggersi, con charme, dai fari e flash accecanti, i piloti statunitensi vittoriosi nella Seconda Guerra Mondiale contribuiscono a esportare nel mondo i loro Ray-Ban Aviator, trasformando un oggetto militare in un cardine dello streetwear.  

La loro storia, però, ci racconta anche dell’evoluzione delle tecniche produttive e di lavorazione dei materiali, dei loro flirt con il design e l’architettura, e di come la cultura popolare – con i suoi ciclici revival e le sue follie arbitrarie – sia stata capace di trasformarli in monumenti iconografici capaci di riattualizzarsi costantemente.  

Dalle montature pensate per i tramvieri torinesi e fortuitamente diventate icone di Hollywood a quelle prodotte con scopi performativi alla Triennale del 1968, abbiamo raccolto un compendio di 20 occhiali da sole che raccontano l’evoluzione di questo accessorio.  

Immagine di apertura: Oliver Goldsmith Pyramid Shades, 1966  Foto: V&A Museum, London

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