Il Compasso d’Oro alla carriera consegnato a Ezio Manzini da parte dell’Associazione per il disegno industriale – ADI coincide con il riconoscimento di un percorso del tutto originale di analisi ed elaborazione teorica, che in questi anni hanno saputo prefigurare ambiti ogni volta più allargati di azione del design, come recitano anche le motivazioni della giuria.
Doppia laurea in ingegneria e architettura, Manzini s’impone all’attenzione del mondo del design dalla seconda metà degli anni Ottanta come uno dei più attenti lettori di un mondo in via di artificializzazione. È di quel tempo la densa attività – incrocio di didattica, ricerca e industria –, svolta a cavallo tra il Politecnico di Milano e la neonata Domus Academy, dove crea e dirige fino al 1990 il centro ricerche. Quelle esperienze sfociano nella pubblicazione de La materia dell’invenzione (1986, Compasso d’Oro 1987), uno dei capisaldi internazionali del nuovo design dei materiali, e quindi di Artefatti (1990).




