The Collared Dove Sound

I luoghi raccontati da Giorgio Falco e fotografati da Sabrina Ragucci sono i protagonisti della mostra in corso a Milano presso Micamera. Lo splendido catalogo raccoglie la serie di ritratti urbani, che appaiono aggrediti con particolare virulenza, come se fossero più indifesi, meno attrezzati per il futuro.

Sabrina Ragucci, Giorgio Falco, The Collared Dove Sound, design by Fabrizio Redaelli, Micamera, Milano 2012 (pp. 80 pagine; € 29,00)

The Collared Dove Sound è il libro di una mostra che incrocia la biografia di due artisti. Giorgio Falco è uno scrittore, Sabrina Ragucci è una fotografa. Falco ha pubblicato nel 2009, con Einaudi, uno dei migliori romanzi italiani recenti, L'ubicazione del bene, un labirinto di vite e di gesti attorno a Cortesforza, una gated community immaginaria nell'iperurbano milanese, non più campagna e non ancora città. Ragucci ha una lunga tradizione di lavoro con Linea di Confine e ha concretizzato uno sguardo originale nella fotografia italiana, che si consolida con questo lavoro.

The Collared Dove Sound è, in italiano, la tortora dal collare orientale, che come afferma Ragucci, "vive sola o in coppia, quasi mai in gruppo, su alberi, lampioni, tetti di case, travi di legno, capannoni" e fornisce, con il suo canto, il laconico sfondo sonoro alle immagini e alle parole del racconto di Giorgio Falco che è riportato nel catalogo e che riprende alcuni personaggi che abbiamo visto per la prima volta in L'ubicazione del bene.

Sabrina Ragucci, Giorgio Falco, catalogo della mostra <em>The Collared Dove Sound</em>, Micamera, Milano 2012. Vista pagine interne
Sabrina Ragucci, Giorgio Falco, catalogo della mostra The Collared Dove Sound, Micamera, Milano 2012. Vista pagine interne
I testi di Falco e le fotografie di Ragucci non sono sovrapponibili. Rimangono due itinerari artistici e di ricerca chiaramente individuabili. The Collared Dove Sound chiarisce, anche nella sua forma testuale, le due parti: il racconto di Falco, Se avessimo mangiato il dolce, è insinuato come un cuneo nel flusso delle immagini di Sabrina Ragucci.
Sabrina Ragucci, Giorgio Falco, catalogo della mostra <em>The Collared Dove Sound</em>, Micamera, Milano 2012. Copertina rigida (16 x 23 cm)
Sabrina Ragucci, Giorgio Falco, catalogo della mostra The Collared Dove Sound, Micamera, Milano 2012. Copertina rigida (16 x 23 cm)
L'affiancamento tra scrittore e fotografo ha una lunga tradizione e spesso rischia di vedere l'uno o l'altro prevalere o assumere un ruolo di guida. Ragucci e Falco sembrano avvicinare i loro lavori solo dopo averli maturati in maniera isolata e disgiunta, li accostano con curiosità, come a misurare non tanto l'effetto delle parole vicino alle immagini, ma piuttosto lo scontro di due immaginari e di due tecniche e il confronto tra i rispettivi spazi estremi di rappresentazione che entrambi sondano con tenacia.

L'impressione è che ci sia un'attitudine comune ai due che è anche dovuta alla esperienza dei luoghi del periurbano. Marcel Pagnol diceva "Sono nato nello stesso anno in cui è nato il cinema e più o meno nello stesso posto". Oggi abbiamo l'occasione di vedere il lavoro di artisti sui luoghi estremi (eppure ordinari e vicinissimi) della città contemporanea e riconosciamo in essi uno sguardo che è cresciuto assieme alle cose che descrive, che ha cominciato a muoversi nello stesso anno in cui è nata Cortesforza e ha vissuto, e forse vive, "più o meno nello stesso posto".
Ragucci e Falco sembrano avvicinare i loro lavori solo dopo averli maturati in maniera isolata e disgiunta
Sabrina Ragucci, Giorgio Falco, catalogo della mostra <em>The Collared Dove Sound</em>, Micamera, Milano 2012. Vista pagine interne
Sabrina Ragucci, Giorgio Falco, catalogo della mostra The Collared Dove Sound, Micamera, Milano 2012. Vista pagine interne
È uno sguardo che, a dispetto della familiarità, ha la capacità di non riconoscere questi luoghi come dati ma li interroga e li insidia, per trarne ragioni oscure o per esorcizzare il loro repentino e sorprendente deteriorarsi materiale. Sullo sfondo del suono ossessivo della "Collared Dove Sound", nel contesto della crisi economica, i luoghi raccontati da Falco e fotografati da Ragucci appaiono aggrediti con particolare virulenza, come se fossero più indifesi, meno attrezzati per il futuro.
Sabrina Ragucci, Giorgio Falco, catalogo della mostra <em>The Collared Dove Sound</em>, Micamera, Milano 2012. Vista pagine interne
Sabrina Ragucci, Giorgio Falco, catalogo della mostra The Collared Dove Sound, Micamera, Milano 2012. Vista pagine interne
Falco e Ragucci sembrano fare un lavoro di scarnificazione su questi luoghi, li raccontano e per comprenderli li svuotano, cavandone storie, frasi, dettagli, ombre. È la città contemporanea a tutti gli effetti, quel magma di casette, palazzine, capannoni, frammenti di edilizia rurale rispolverati, svincoli, siepi, parcheggi. La più recente delle città e anche la più malandata e misteriosa.
Sabrina Ragucci, Giorgio Falco, catalogo della mostra <em>The Collared Dove Sound</em>, Micamera, Milano 2012. Vista pagine interne
Sabrina Ragucci, Giorgio Falco, catalogo della mostra The Collared Dove Sound, Micamera, Milano 2012. Vista pagine interne

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