di Giuseppe Santonocito
Massima sicurezza. Sorveglianza e "guerra al terrorismo", David Lyon, Raffaello Cortina Editore, Milano 2005 (pp. 200, € 19,80)
"In questi ultimi anni, la sorveglianza è divenuta algoritmica,
tecnologica, preventiva e classificatoria, estendendo e rafforzando sotto
ogni aspetto la rete del controllo sociale e rendendola più efficiente,
ampliando elusivamente le categorie del sospetto".
Con Massima sicurezza David Lyon prosegue nella sua ricerca sul tema della
sorveglianza nella società della comunicazione, aggiungendo un nuovo
tassello al mosaico che comprende i già noti La società dell'informazione,
L'occhio elettronico, La società sorvegliata, tutti disponibili in
traduzione italiana.
Rispetto ai volumi precedenti, quest'ultimo saggio di Lyon presenta una
revisione profonda del concetto di "società sorvegliata", in seguito agli
effetti dell'evento sociopolitico più significativo del XXI secolo.
L'attentato dell'11 settembre 2001 ha indotto il Governo degli Stati Uniti
ad adottare una serie di "misure eccezionali", come il Patriot Act, con cui
vengono limitate le libertà individuali e che autorizza procedure di
controllo e di monitoraggio non garantite dalla trasparenza. L'obiettivo di
questo programma è molto chiaro: il raggiungimento di uno stato di massima
sicurezza. Che trasformazioni subisce il concetto di sorveglianza dopo l'11
settembre e alla luce di queste misure?
La tesi proposta da Massima sicurezza afferma che l'irruzione delle
istituzioni sulla scena delle dinamiche di sorveglianza ha condotto a una
loro radicale trasformazione: "Questo libro sostiene che l'11 settembre ha
spinto il pendolo della sorveglianza dalla protezione al controllo". Se la sorveglianza pre-11 settembre
poteva esibire aspetti di tutela, oggi
vengono a mancare le condizioni stesse di
questa tutela.
Con un riferimento preciso, ma non
esclusivo, a quanto sta accadendo negli
Stati Uniti, le pagine di Lyon descrivono,
attraverso una ricca sequenza di dati, di
esempi e di riferimenti, il processo di
trasformazione delle pratiche di
sorveglianza in politiche del controllo.
Il tratto più decisivo di questo mutamento
viene individuato nell'integrazione delle
tecniche di monitoraggio commerciali in un
dispositivo di controllo centralizzato: è lo
Stato, e non più il marketing, a fare
irruzione nella vita quotidiana dei cittadini.
Gli organi di sicurezza istituzionali si sono
semplicemente appropriati delle
tecnologie di definizione, di profiling e di
data-sharing utilizzati dalle imprese, per
riconvertirli alle necessità del controllo
sociale. Lyon ricostruisce con attenzione la
perversa sinergia di interessi istituzionali e
business tecnologico, grazie a cui la
sicurezza internazionale è affidata a
raffinati strumenti informatici capaci di
monitorare ed individuare ad ogni
latitudine.
Ma soprattutto, denuncia le devastanti
ricadute sociali di queste nuove politiche di
controllo, che alimentano la paranoia
pubblica nei confronti del pericolo, ed
allargano il meccanismo del "sospetto
categoriale" a tutti coloro che rientrano
nella classe dei cosiddetti "individui a
rischio". Non si tratta unicamente di
cittadini arabi o musulmani: per essere
sospettato come pericolo potenziale, è
sufficiente avere tratti vagamente
mediorientali, comportamenti
anticonvenzionali, o più semplicemente un
vicino di casa particolarmente zelante. Il
protocollo del controllo sociale produce
una catalogazione complessiva della
società che tende sempre più, in maniera
preoccupante, a riconoscersi nella logica
amico/nemico.
Con Massima sicurezza, Lyon ha spostato
la questione della sorveglianza dal piano
del sociale alle categorie del politico, con
una prosa libera da orizzonti apocalittici. La
domanda che ci pone è semplice: la
diffusione sistematica del controllo nelle
società democratiche, raggiunge
l'obiettivo per il quale richiede di rinunciare
ad una parte cospicua dei nostri diritti?
Realisticamente, oggi è più facile
constatare che la ricerca della massima
sicurezza produce, al contrario, le
condizioni di una maggiore insicurezza.
Giuseppe Santonocito
Pratiche di sorveglianza diffusa
Massima sicurezza. Sorveglianza e "guerra al terrorismo", David Lyon, Raffaello Cortina Editore, Milano 2005 (pp. 200, € 19,80) Con Massima sicurezza David Lyon prosegue nella sua ricerca sul tema della sorveglianza nella società della comunicazione, aggiungendo un nuovo tassello al mosaico che comprende i già noti La società dell'informazione, L'occhio elettronico, La società sorvegliata, tutti disponibili in traduzione italiana.

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- 12 marzo 2008