

Nelle immagini lo spazio per il pubblico diventa piatto come una cartolina e lo spazio reale dei teatri, il palcoscenico, viene esplorato in molte direzioni, guardando in alto o ai lati e nei dettagli. Così otteniamo la conoscenza di una spazio di lavoro nascosto dietro il sipario. È la specifica prospettiva della macchina fotografica, che dissolve l’ordine di ciò che è davanti o dietro, mettendo in discussione la gerarchia di scena e platea e l’immagine stessa.
Per il filosofo francese Lacan l’immagine è un fuori da se, – è l’immagine che guarda lo spettatore. Il contrasto tra i macchinari di scena e il “salotto” è emozionante, se si immagina ad esempio la “Berliner Ensemble” dove tutti testi di Berthold Brecht sono stati messi in scena per un pubblico borghese seduto in un ambiente neobarocco. Dove si trova il palco?


Klaus Frahm, nato nel 1953 in una fattoria vicino alla città di Amburgo, ha studiato antropologia sociale e giornalismo. Autodidatta come fotografo, ha iniziato la sua carriera professionale nel 1980. Il tema principale delle sue opere è l’architettura, di tanto in tanto con sottotesti etici o sociali e politici. Le sue opere sono state ampiamente esposte, pubblicate e raccolte.