E di pazienza ce ne vuole tanta per lavorare, di questi tempi, con il banco ottico. Lo sguardo di Virdis infatti è uno sguardo attento, quasi affettuoso a volte. Egli scopre luoghi abbandonati e vi si posiziona, con lo spirito dell'esploratore, per ritrarli. Il lavoro fotografico s'intitola Relitti, ma potremmo anche rinominarla Riletti perché questa è l'operazione che compie il fotografo: rilegge i luoghi abbandonati, vi trova nuovi significati che poco o nulla hanno a che vedere con quelli iniziali. Non si tratta di un lavoro di archeologia industriale, l'interesse verso i luoghi non è quello dell'architetto, sebbene la formazione di Virdis venga proprio di lì: la sua tesi di laurea era infatti basata sul rapporto tra fotografia e architettura e durante la stesura ha avuto la fortuna d'imbattersi nel compianto Gabriele Basilico, il cui stile compositivo ha sicuramente lasciato una traccia nel suo approccio fotografico.
La mostra "Relitti" sarà visitabile gratuitamente dal 8 al 30 maggio 2013 presso lo spazio We made for love, cuore pulsante di Labloft: un ex spazio industriale (quella che fu una tintoria) che dialogherà con le immagini in mostra.
Relitti
We made for love
Associazione Culturale
via Alessandria 51/E int. cortile