“Non so se mi ha aiutato di più fare l’elettricista per mantenermi agli studi o giocare a tennis nel circolo più esclusivo di Torino”. Ride Massimo Perotti, patron di Sanlorenzo, i cantieri che hanno rivoluzionato l’idea di lusso sul mare con la chiave dell’architettura e del design. Entrato nella nautica a 23 anni, Perotti non ne è più uscito e una coincidenza fortunata è diventata una passione. Al punto che, dopo anni da manager con un piglio hard, nel 2005 decide di rilevare i Cantieri Navali Sanlorenzo da Giovanni Jannetti, che li aveva acquisiti dai fondatori Cecchi e Pecchia nel 1972. E che, prima di lasciare, voleva essere sicuro che la filosofia dell’andare per mare non fosse abbandonata. Dopo un anno d’intensa collaborazione, però, Perotti fatica a confrontarsi con un ambiente che impone ritmi di progettazione e produzione slow motion, che stridono con il suo carattere impetuoso. “In quell’anno imparai una cosa fondamentale: la qualità, i dettagli, la ricerca di uno stile semplice e senza tempo”. Fu allora che ebbe l’idea: rendere lo yacht come una casa di design, pensando di affidare a grandi firme la gestione degli spazi e della luce.
Inizia così l’era Perotti, che cambia le regole del gioco. In quattro anni, i dipendenti passano da 75 a 200, oltre a 600 operatori indiretti, e il fatturato cresce da 40 a 200 milioni di euro; dati che contrastano con il momento di grande crisi della nautica italiana. “Abbiamo mantenuto una qualità altissima e soprattutto l’idea del su misura, anche se le nostre imbarcazioni sono cresciute da 10 a 30 all’anno. Inoltre, abbiamo ampliato il mercato: l’America, l’Asia, e soprattutto l’Europa che è il nostro domestic market e dove Sanlorenzo ha una base di oltre 750 clienti affezionati, sono sempre più importanti”. All’inizio di quest’anno, Perotti ha riportato nella holding di famiglia le quote (di minoranza). Oggi, continua a dialogare con il mondo del design, introducendo la figura dello style director affidata al vulcanico Sergio Buttiglieri e coinvolgendo firme come Antonio Citterio, Patricia Viel, Piero Lissoni e Patricia Urquiola. “Creativi che hanno portato innovazioni e stilemi rivoluzionari per il vivere a bordo”. Tutto chiaro, dunque, salvo una cosa: a cosa è servito fare l’elettricista? “A capire che la velocità è importante, ma solo nella lentezza si evita il corto circuito. Per questo, da molti anni mi sono trasferito a Lerici, vicino al cantiere, e torno raramente in città”.
Massimo Perotti Nato a Torino nel 1960, Massimo Perotti è oggi il chairman della Sanlorenzo che ha acquisito nel 2005.
Nel 2009 l’azienda inizia a collaborare con nomi noti del mondo del design e dell’architettura come Rodolfo Dordoni, Antonio Citterio, Patricia Viel, Piero Lissoni, dal 2018 art director di Sanlorenzo, e Patricia Urquiola.