10 cose da non perdere alla Milano Arch Week

Fino al 26 maggio la Milano Arch Week torna ad animare la città con un ricchissimo programma di eventi che puntano a nutrire il confronto critico sui temi più caldi dell’architettura contemporanea.

Alcuni stanno ancora metabolizzando la Design Week, ma Milano torna già a riattivarsi fino al 26 aprile 2024 con la Milano Arch Week, la manifestazione diffusa per la città con più di 80 eventi in 46 spazi diversi, a partire da luoghi storici come Triennale Milano e Politecnico, fino alle periferie, con Chiaravalle e Rozzano, offrendo un’occasione di discussione e dibattito sui grandi temi dell’abitare la città. Quest’anno un focus particolare è sulle criticità e sul potenziale dell’architettura debole, un’architettura che più che votarsi all’effetto wow ascolta i bisogni e i sogni dei cittadini, in dialogo rispettoso con il territorio e il paesaggio, considerando la città “un insieme infinito di piccole cose”. L’edizione 2024 vuole infatti ricordare l’eredità di due grandi maestri recentemente scomparsi che hanno sostenuto con il loro lavoro questa visione: il filosofo Gianni Vattimo, autore del Pensiero debole, e il designer e architetto Andrea Branzi, con la sua Modernità debole e diffusa.

Tra gli ospiti del programma di incontri che si terrà in Triennale: Boonserm Premthada (il 23 maggio), fondatore del Bangkok Project Studio, il cui lavoro riflette sull’ambiente, coniugando la sostenibilità alla cultura materiale e alle tecniche costruttive; Peris+Toral Arquitectes (il 24 maggio), studio di Barcellona che attraverso i suoi progetti sperimenta diverse variazioni sulla tipologia del social housing contemporaneo; Alessandro Petti e Sandi Hilal (il 25 maggio), fondatori del collettivo Daar, vincitori del Leone d’Oro alla Biennale Architettura 2023; lo studio Flores y Prats (sempre il 25 maggio) con base a Barcellona, autore di progetti di social housing e spazi pubblici realizzati attraverso il coinvolgimento attivo dei cittadini; e in fine Francisco Alonso (il 26 maggio), una delle voci più interessanti della scuola spagnola dagli anni Ottanta a oggi, professore alla Etsam di Madrid e alla Upsa di Salamanca. Oltre a questi incontri  ecco i consigli che abbiamo raccolto per voi disseminati per la città.

Kiosk of Reciprocity and Kiosk of Solidarity. Convivial ground and collaborative economy in Milan and Berlin.

21-26 maggio 2024 14:00-20:00 – Triennale Milano
I chioschi sono da oltre un secolo dei dispositivi di attivazione dello spazio pubblico, architetture deboli per antonomasia diffuse nel tessuto urbano che attraggono diverse popolazioni e facilitando l’aggregazione e la convivialità. Il Kiosk of Reciprocity per la rete spazi ibridi socioculturali di Milano e il Kiosk of Solidarity per la rete Urbane Praxis di Berlino nascono per attivare spazi di convivialità, promuovere conoscenza su criticità e urgenze urbane, sostenere un’economia collaborativa delle comunità locali.

Kubo Kollective, Emerge

21-26 maggio 2024, ore 13-20 – Anfiteatro Martesana
Il collettivo multidisciplinare Kubo Collective presenta un manifesto architettonico ispirato al concetto del “bayanihan” filippino, ovvero lo spostare una casa con l’aiuto dei vicini, facendosi comunità. L’architettura viene quindi vista come strumento dal potere unificante per la società, in particolare per le minoranze.

Why is living in Milan so Exhausting?

22 maggio 2024, ore 10:00 – 18:00 – Politecnico di Milano
Una mostra e un public program promosso da Sophia Bradner, Tom Huntingford, Stasica Aleksandra Anna sul lavoro svolto durante il corso Architectural Design Studio dedicato al tema “Why is Living in Milan So Exhausting?”. Una riflessione sull’abitare contemporaneo, sulla città e sul rapporto con gli edifici esistenti. Chi vive a Milano, d’altronde, non può che confermare questa perenne condizione esistenziale dello stare bene-stanco.

Gae Aulenti (1927 – 2012)

22 maggio 2024-12 gennaio 2025 – Triennale Milano
La mostra ripercorre in maniera puntuale e affascinante, la storia esistenziale e professionale di Gae Aulenti, facendo emergere in particolare modo gli intrecci tra architettura e arti, ma anche cultura e politica. La mostra a cura di Giovanni Agosti con Nina Artioli e Nina Bassoli, in collaborazione con Archivio Gae Aulenti e con progetto di allestimento di Tspoon, vuole farsi l’occasione di un ripensamento globale della carriera di Aulenti, tramite una ricostruzione, in grandezza 1:1 e in ordine cronologico, di una sequenza di ambienti da lei progettati, incastrati uno nell’altro senza soluzione di continuità.

Libere, non coraggiose. Le donne e la paura nello spazio pubblico

23 maggio 2024, ore 20:00-22:00 – Dropcity – via Sammartini 38-60
L’incontro affronta il tema della paura che le donne e le minoranze di genere sono costrette tuttora a percepire nell’attraversare gli spazi pubblici urbani, in particolare di sera e di notte. L’incontro che si compone di due parti: la presentazione del libro di Florencia Andreola e Azzurra Muzzonigro Libere, non coraggiose. Le donne e la paura nello spazio pubblico (LetteraVentidue, 2024) e una camminata collettiva attraverso gli spazi che circondano la Stazione Centrale e Dropcity, come potete immaginare tra quelli percepiti dalle donne come più rischiosi della città. Una sorta di catarsi urbana collettiva.

Brief awakening: A musical event in an abandoned building

24-26 maggio 024, ore 14:00-17:00 – Giardino del Museo di via Granelli (Sesto San Giovanni), Leoncavallo (Milano)
Gli edifici abbandonati vengono gradualmente dimenticati dalla città, come se ci sprofondassero, o meglio cambiano ontologia, pur continuando ad occupare lo stesso spazio urbano. L’obiettivo di questo progetto è di “risvegliare” questi luoghi, insufflando loro nuova vita, per quanto effimera e transitoria, trasformandoli in casse di risonanza, spazi per concerti, camere da musica per concerti gratuiti.

Container Rhapsody / Making Learning Landscapes

22-26 maggio 2024, ore 11-17 – Padiglione Chiaravalle
Lo studio Terzo Paesaggio invita 10 ospiti che abitano il confine tra diverse discipline per ispirare un nuovo concept collettivo che prenderà forma nel tempo, un’architettura mobile modulare nata da un ciclo di workshop. Dopo il Forno Mobile del Pane già attivato, il sistema verrà completato dal Laboratorio Alchemico e dal Rifugio Urbano. L’idea è di attivare paesaggi di apprendimento, in cui esercitare “un’intelligenza collettiva”.

Effetto urbano

24-26 maggio 2024, ore 16:00-19.30 – via Carlo Pascal 35 e via Aselli 28
Effetto urbano è un evento di tre giorni con talk preceduti da laboratori liberi e aperti (anche ai passanti) per parlare di spazi extra-scolastici, mobilità ciclistica, rapporto tra scuola e città, spazi pubblici e società e ambiente. Tutti temi caldi della vita a Milano (e non solo). L’idea è di riappropriarsi di uno spazio pubblico solitamente occupato dalle auto, o dai monopattini elettrici abbandonati in giro: il marciapiede.

Superpublic!

24-26 maggio 2024, ore 15:00-19:00 – Dropcity
Superpublic! ruota intorno al concetto definito da Small di “Edificio Superpubblico”: una tipologia di progetto urbano a metà tra l’edificio e lo spazio pubblico. Small invita quindi diversi studi emergenti di architettura a realizzare dei microprototipi di Edifici Superpubblici esposti poi all’interno dell’installazione.

Tattiche di Sparizione

25 maggio 2024, ore 14:00-02:00 – Fattoria San Giuda, Rozzano
Una giornata di festival organizzata dallo studio creativo Rurales, con performance artistiche e musicali, proiezioni, dj set, un pranzo conviviale sul prato e incontri con artisti, designer, curatori e architetti, italiani e stranieri. Un’occasione che vuole celebrare gli spazi agricoli marginali, a metà tra ciò che è stato progettato e ciò che no. Uno spazio aperto per la possibilità dell’autocostruzione e dell’autodeterminazione, e di tutti gli ibridi che può accogliere.

Immagine di apertura: Variétés Cultural Laboratory, Brussels. Photo Adrià Goula

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