Il mercato immobiliare di lusso è cresciuto durante la pandemia

Dal 2019 a oggi la domanda di immobili di lusso in Italia è aumentata di quasi il 50%, rivela un nuovo studio. Ripensare lo spazio domestico per soddisfare i desideri dell’abitare sembra essere uno dei molti lasciti del Covid.

Una rinnovata attenzione per la cura degli spazi dell’abitare è forse una delle principali eredità lasciateci dal Covid. A notarlo presto è stato il mercato dell’immobiliare italiano che negli ultimi due anni ha registrato cambiamenti negli interessi e scelte di acquisto del pubblico.

Nato con l’obiettivo di realizzare una vera e propria istantanea dello stato del mercato del mattone di lusso negli ultimi tre anni, il primo Osservatorio del mercato residenziale di lusso in Italia, pubblicato dal portale di annunci Immobiliare.it evidenzia come la domanda di immobili di lusso abbia conosciuto una crescita molto maggiore rispetto a quella che ha interessato il mercato residenziale nella sua globalità.

Il quadro che ne è emerso, infatti, evidenzia come dal 2019, la richiesta di proprietà di alta gamma ha segnato un aumento di quasi il 50%.

Foto di Immobiliare.it

“L’impatto del Covid-19 sulla mobilità delle persone ha portato tutti a rivalutare ciò che li circonda, in questo caso l’immenso patrimonio del nostro Paese. Per questo chi prima avrebbe guardato all’estero per una dimora di prestigio, oggi ha deciso di restare in Italia, portando di fatto la domanda di case di lusso a crescere,” spiega Carlo Giordano, amministratore delegato di Immobiliare.it.

Il report si basa su statistica, econometria e analisi urbanistico-geografica, grazie all’uso di machine learning e AI, frutto della collaborazione di Immobiliare.it con LuxuryEstate.com e Realitycs, società che si occupa di big data e market intelligence per il settore immobiliare.
 
Lo studio restituisce una fotografia completa dei principali driver del lusso in Italia negli ultimi tre anni basandosi su metriche quali domanda, offerta, tempo di permanenza sul portale degli annunci di lusso, valore monetario e superficie complessiva dello stock.

Dallo sguardo complessivo sui dati, si registrano diverse tendenze fra le maggiori città del Pese, con Milano e Roma in testa per numerosità valore complessivo dello stock, seguite da Versilia, Firenze e il Lago di Como.

Foto di Immobiliare.it

Alessandra Micalizzi, psicologa dell’abitare e autrice, commentando sui dati, invita a interpretare le esigenze della clientela con una lettura non solo economico-finanziaria, ma anche umanistica.

“A mio avviso, fra le tante sfide che il Covid ci ha lanciato vi è quella di ripensare i nostri spazi domestici. La casa, soprattutto per un target affluent come quello che interessa questo mercato, non è più un semplice investimento, ma è un luogo dove cercare serenità e privilegiare allo spazio interno, la possibilità di godere di spazi esterni come giardini e terrazzi,” dice Micalizzi a Domus.

“Le città interessanti sono dunque quelle che riescono a tenere insieme questi aspetti: vivere uno spazio urbano di alto livello, che offra cultura, intrattenimento, vita mondana, e al tempo stesso, le offerte di immobili con caratteristiche abitative che soddisfino i nuovi desideri dell'abitare e il benessere dei loro abitanti.”

Immagine di apertura: Solaria and Aria, Arquitectonica, Milano. Courtesy ©2022 Arquitectonica International Corporation

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