Il vetro degli architetti

“Le stanze del vetro” dedica l’esposizione primaverile alla moderna arte vetraria in Austria tra la fine dell’Impero Austro-Ungarico e la Prima Repubblica.

Il vetro degli architetti
Con oltre 300 opere provenienti dalla collezione del MAK – Austrian Museum of Applied Arts / Contemporary Art di Vienna e da collezioni private, “Il vetro degli architetti. Vienna 1900–1937”, a cura di Rainald Franz, sarà in mostra alla Fondazione Giorgio Cini di Venezia.
Josef Hoffmann, Vases, 1900
In apertura: Josef Hoffmann, bicchieri di guerra, prima del 1916. Qui sopra: Josef Hoffmann, vasi, 1900
La mostra metterà a fuoco per la prima volta la genesi della moderna arte vetraria in Austria tra il 1900 e il 1937, un periodo molto fervido, compreso tra gli ultimi decenni dell’Impero Austro-Ungarico e la Prima Repubblica. Dopo “Il vetro finlandese nella Collezione Bischofberger”, questa è la seconda esposizione dedicata agli sviluppi internazionali del vetro nel XX secolo, organizzata da Le stanze del vetro, progetto culturale pluriennale promosso da Fondazione Giorgio Cini e Pentagram Stiftung per lo studio e la valorizzazione dell’arte vetraria del XX e XXI secolo.
Josef Hoffmann, bicchieri da vino, 1913
Josef Hoffmann, bicchieri da vino, 1913
A cavallo del 1900, un gruppo di giovani architetti e designer, allievi delle accademie e delle scuole di architettura, sviluppò uno speciale interesse per la lavorazione del vetro. Protagonisti del Modernismo Viennese, come Josef Hoffmann (1870–1956), Koloman Moser (1868–1918), Joseph Maria Olbrich (1867–1908), Leopold Bauer  (1872–1938), Otto Prutscher (1880–1949), Oskar Strnad (1879–1935), Oswald Haerdtl (1899–1959) e Adolf Loos (1870–1933), oggi famosi in tutto il mondo, aprirono la strada ai primi pioneristici sviluppi nella moderna produzione vetraria, lavorando vicino alle fornaci con l’obiettivo di comprenderne a fondo il materiale. 
A sinistra: Josef Hoffmann, Bonbonière, dopo il 1916. A destra: Koloman Moser, bicchiere da vino, 1900
A sinistra: Josef Hoffmann, Bonbonière, dopo il 1916. A destra: Koloman Moser, bicchiere da vino, 1900
La collaborazione tra architetti e designer e l’integrazione di queste innovazioni nella produzione, grazie alla collaborazione con i vetrai viennesi e intermediari come J. & L. Lobmeyr e E. & L. Bakalowits, o in contatto diretto con Istituti specializzati, come quello di Steinschönau, crearono lo stile del Vetro Viennese. Questo stile venne presentato con successo all’interno di nuovi progetti come la “Wiener Werkstätte”, innovativa comunità di produzione legata al mondo del design che sviluppò ulteriormente gli esiti di Secessione viennese, Arts and Crafts, Liberty, Art Nouveau, Jugendstil verso un nuovo classicismo, o il “Werkbund”, movimento nato con l'obiettivo di “nobilitare” il lavoro dei produttori e di incoraggiare la collaborazione tra arte, artigianato e industria.
A sinistra: Josef Hoffmann, vaso, 1900. A destra: Josef Hoffmann, coppa, 1912
A sinistra: Josef Hoffmann, vaso, 1900. A destra: Josef Hoffmann, coppa, 1912

18 aprile – 31 luglio 2016
Il vetro degli architetti. Vienna 1900–1937
a cura di: Rainald Franz, Glass and Ceramics Collection, MAK, Vienna
Fondazione Giorgio Cini
Isola di San Giorgio Maggiore, Venezia

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